Il partito di Di Pietro preoccupato per le garanzie occupazionali dell'istituto di credito
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Riceviamo e pubblichiamo da Ind Toscana
SIENA. Dopo quella dell’Università, anche la crisi della Banca denuncia e certifica il fallimento di un’intera classe dirigente: maestri del sapere implicati in vicende di scarsa saggezza e politici che s’improvvisano grandi banchieri contando sulla disattenzione generale e sull’interesse a sostituire con la delega generalizzata ogni meccanismo di controllo democratico. Non vorremmo che qualcuno approfittasse di questo clima per mettere in pratica i segni già evidenti di ridimensionamento del Policlinico.
Nonostante che i temi legati alla Fondazione e alla Banca avessero trovato, specie per l’insistente richiesta dell’Italia dei Valori, spazio privilegiato e impegni di riforma nel programma della coalizione che ha eletto il sindaco Ceccuzzi, né le istituzioni, né le forze politiche di maggioranza hanno assunto iniziativa alcuna, neppure per garantire ai cittadini un minimo di obiettiva informazione, cominciando a reclamare discontinuità solo dopo che le prospettive di catastrofe avevano ormai occupato tutta la stampa nazionale.
La riprova delle preoccupazioni da noi espresse in merito alle prospettive future riguardanti la necessità di un piano industriale che dia le garanzie occupazionali e discusso con i lavoratori, sta anche nella forte preoccupazione sul futuro delle relazioni sindacali e nel rapporto con i trentamila dipendenti della banca per cui ha portato allo sciopero e manifestazione delle organizzazioni sindacali e i lavoratori del Gruppo, la Banca non è solo il pilastro dell’intera economia del territorio, né solo l’essenziale strumento creditizio del sistema delle piccole e medie aziende, ma è essa stessa una grande impresa in crisi per via di scelte sbagliate e megalomani delle quali devono rispondere coloro che le hanno perseguite ed attuate.
In quest’ottica l’Italia dei Valori si adopererà in tutte le sedi politiche e istituzionali per monitorare e valutare le prossime azioni del management e si dichiara disponibile ad avviare nei prossimi giorni una fase di ascolto dei rappresentanti dei lavoratori della banca. Intanto richiama la società senese organizzata e i cittadini tutti a farsi carico di uno straordinario impegno collettivo cominciando a pretendere un’informazione capillare, corretta e pluralista; in questo quadro l’Italia dei Valori vede con favore l’adesione individuale all’Osservatorio Civico di nuova istituzione.
La riprova delle preoccupazioni da noi espresse in merito alle prospettive future riguardanti la necessità di un piano industriale che dia le garanzie occupazionali e discusso con i lavoratori, sta anche nella forte preoccupazione sul futuro delle relazioni sindacali e nel rapporto con i trentamila dipendenti della banca per cui ha portato allo sciopero e manifestazione delle organizzazioni sindacali e i lavoratori del Gruppo, la Banca non è solo il pilastro dell’intera economia del territorio, né solo l’essenziale strumento creditizio del sistema delle piccole e medie aziende, ma è essa stessa una grande impresa in crisi per via di scelte sbagliate e megalomani delle quali devono rispondere coloro che le hanno perseguite ed attuate.
In quest’ottica l’Italia dei Valori si adopererà in tutte le sedi politiche e istituzionali per monitorare e valutare le prossime azioni del management e si dichiara disponibile ad avviare nei prossimi giorni una fase di ascolto dei rappresentanti dei lavoratori della banca. Intanto richiama la società senese organizzata e i cittadini tutti a farsi carico di uno straordinario impegno collettivo cominciando a pretendere un’informazione capillare, corretta e pluralista; in questo quadro l’Italia dei Valori vede con favore l’adesione individuale all’Osservatorio Civico di nuova istituzione.
Roberto Rizzo
Responsabile Dipartimento Lavoro Welfare Idv Toscana
Antonio Giudilli
Coordinatore provinciale Idv Siena