I dipendenti vogliono conoscere il proprio destino
SIENA. In questa delicata ed incerta fase della storia aziendale e sindacale della Banca Monte dei Paschi di Siena, vogliamo puntualizzare alcuni concetti che ha visto il sindacato protagonista negli ultimi mesi: ripartiamo dal comunicato unitario del 5 aprile u.s. dove veniva ribadito al Direttore Generale, nonché futuro Amministratore Delegato, che nessuna procedura contrattuale, relativa alla materia dei costi del personale, sarebbe potuta iniziare senza un preventivo approfondimento delle linee del prossimo Piano Industriale nonché senza una rivisitazione tecnica relativa ai presunti “sprechi operativi“.
Ricordiamo che in tale sede, si sanciva la sospensione degli scioperi programmati di tutto il personale del Gruppo, a concreta dimostrazione del senso di responsabilità sia nei confronti della controparte che dei lavoratori.
Dobbiamo purtroppo constatare che l’attuale momento di silenzio e di stallo da parte aziendale non sembra andare in questa direzione. Mentre vogliamo sottolineare l’importanza di quanto avvenuto nella seduta dell’ultimo Consiglio Comunale di Siena dove si è discusso in maniera approfondita di Banca e Fondazione MPS.
Non è nostra intenzione né costume, entrare nel dibattito politico, ci preme però sottolineare la grande attenzione, seppur tardiva, posta da tutte le forze politiche cittadine, con le dovute e legittime differenziazioni, sulla fase di difficoltà che stanno attraversando le due Istituzioni “bancarie“, convenendo tutti sulla necessità in proiezione futura di non ridurre i livelli occupazionali del terzo gruppo bancario a livello Italiano, del mantenimento della Direzione Generale su Siena, nonché del Consorzio Operativo, del no alla finanza speculativa, ma soprattutto, come recita anche la mozione votata in Consiglio Comunale, sul mantenimento di eccellenti relazioni industriali nel gruppo, necessarie, ora più che mai, per gestire le ricadute sociali di oggettiva difficoltà.
Tale invito crediamo debba essere il faro a cui dovrà fin da adesso fare riferimento sia l’attuale Direttore Generale, in osservanza ai principi del CIA e dei Protocolli sulla Organizzazione del lavoro sottoscritte in Banca MPS, sia il futuro Presidente, per quanto di sua competenza.
Non saranno accettate relazioni industriali trapiantate da altri Gruppi Bancari o peggio ancora provenienti da settori diversi dal nostro, ricordando a testimonianza di chi avesse brevissima memoria lo sciopero e la manifestazione dei colleghi del Gruppo del 16 Marzo con numeri a cui qualcuno deve guardare con attenzione e preoccupazione.
Gli stessi colleghi, sia della Banca nonchè delle Società del Gruppo MPS gradirebbero conoscere il proprio destino non dai quotidiani, come ultimamente avvenuto, considerando che gli stessi potrebbero essere destinatari di eventuali misure di contenimento dei costi. Anche questo significa avere eccellenti relazioni sindacali, per evitare pericolose strumentalizzazioni e degenerazioni difficilmente poi recuperabili e per ripristinare al contempo quel rapporto di fidelizzazione che da sempre ha contraddistinto la vita e la storia dei lavoratori della Banca Monte dei Paschi di Siena.
Ricordiamo che in tale sede, si sanciva la sospensione degli scioperi programmati di tutto il personale del Gruppo, a concreta dimostrazione del senso di responsabilità sia nei confronti della controparte che dei lavoratori.
Dobbiamo purtroppo constatare che l’attuale momento di silenzio e di stallo da parte aziendale non sembra andare in questa direzione. Mentre vogliamo sottolineare l’importanza di quanto avvenuto nella seduta dell’ultimo Consiglio Comunale di Siena dove si è discusso in maniera approfondita di Banca e Fondazione MPS.
Non è nostra intenzione né costume, entrare nel dibattito politico, ci preme però sottolineare la grande attenzione, seppur tardiva, posta da tutte le forze politiche cittadine, con le dovute e legittime differenziazioni, sulla fase di difficoltà che stanno attraversando le due Istituzioni “bancarie“, convenendo tutti sulla necessità in proiezione futura di non ridurre i livelli occupazionali del terzo gruppo bancario a livello Italiano, del mantenimento della Direzione Generale su Siena, nonché del Consorzio Operativo, del no alla finanza speculativa, ma soprattutto, come recita anche la mozione votata in Consiglio Comunale, sul mantenimento di eccellenti relazioni industriali nel gruppo, necessarie, ora più che mai, per gestire le ricadute sociali di oggettiva difficoltà.
Tale invito crediamo debba essere il faro a cui dovrà fin da adesso fare riferimento sia l’attuale Direttore Generale, in osservanza ai principi del CIA e dei Protocolli sulla Organizzazione del lavoro sottoscritte in Banca MPS, sia il futuro Presidente, per quanto di sua competenza.
Non saranno accettate relazioni industriali trapiantate da altri Gruppi Bancari o peggio ancora provenienti da settori diversi dal nostro, ricordando a testimonianza di chi avesse brevissima memoria lo sciopero e la manifestazione dei colleghi del Gruppo del 16 Marzo con numeri a cui qualcuno deve guardare con attenzione e preoccupazione.
Gli stessi colleghi, sia della Banca nonchè delle Società del Gruppo MPS gradirebbero conoscere il proprio destino non dai quotidiani, come ultimamente avvenuto, considerando che gli stessi potrebbero essere destinatari di eventuali misure di contenimento dei costi. Anche questo significa avere eccellenti relazioni sindacali, per evitare pericolose strumentalizzazioni e degenerazioni difficilmente poi recuperabili e per ripristinare al contempo quel rapporto di fidelizzazione che da sempre ha contraddistinto la vita e la storia dei lavoratori della Banca Monte dei Paschi di Siena.
La Segreteria Territoriale Fiba / Cisl di Siena