Una signora sottolinea di aver potuto sperimentare la professionalità e l’umanità di ciascuno
SIENA. Desidero inviare questa lettera per manifestare la mia gratitudine e la mia stima a tutto il personale medico, gli infermieri e gli operatori sociosanitari del reparto di Ginecologia e Ostetricia.
Ho avuto occasione di essere assistita durante il mio ricovero a seguito di un aborto interno e ho potuto sperimentare la professionalità e l’umanità di ciascuno rivelate dalla cura, dal rispetto e dalla comprensione per il dramma che per una mamma ed una famiglia può essere la perdita di un figlio, anche se di poche settimane di gestazione.
Ringrazio di cuore in particolare la Direzione Sanitaria, che ha applicato correttamente la legge in vigore che permette alle famiglie di scegliere il seppellimento anche sotto le 20 settimane, su richiesta (D.P.R. 10/09/1990 n. 285).
A volte non è immediato comprendere che per la mamma, che ha immaginato il figlio per settimane, è molto importante avere la possibilità di difendere la dignità del suo corpicino, per quanto grande pochi millimetri, anche nell’ultimo atto di saluto definitivo.
È un atto di pietà che si rivela prezioso per l’elaborazione del lutto, ed è fondamentale che questa possibilità che la legge dà trovi appoggio nelle procedure dell’ospedale.
Ho avuto la fortuna di sperimentare questo appoggio alle Scotte attraverso l’umanità e la sollecita collaborazione di medici, infermieri, personale amministrativo, operatori dell’obitorio.
Sono convinta che la mia esperienza se conosciuta potrà essere di aiuto ad informare altre donne che potrebbero trovarsi purtroppo nella stessa situazione, e per questo ho voluto affidare il mio ringraziamento privato anche alle pagine dei giornali.
Lettera firmata