
SIENA. Nella nostra Città già da tempo alcuni problemi legati agli schiamazzi notturni, al consumo di alcolici ed a tutto ciò che ne consegue vengono sistematicamente ignorati dall’Amministrazione comunale. Basta fare un giro per il centro storico la notte per avere un quadro d’insieme desolante: gruppetti di studenti (fuori sede) muniti di chitarre e svariate bottiglie di birra/alcolici che bivaccano fino all’alba in Piazza del Campo; persone che ostruiscono il passaggio di alcune vie dinnanzi a “famosi” bar o pub.
Il risultato è, tanto per dire due parole, di ritrovarsi un muro di gente che impedisce il normale transito delle auto dei residenti o dei pedoni, con il costante pericolo di scontri ben poco piacevoli e di vedere la nostra amata piazza e le vie limitrofe trasformate in una vera discarica, con bottiglie che rotolano, con il loro inconfondibile rumore, fino al gavinone o vanno in frantumi nella conchiglia di Piazza o a San Martino (davanti al Porrione) con il pericolo di provocare danni a cose o persone.
Vogliamo, quindi, ricordare, citando, le parole contenute in un comunicato della Lega, inviato in data 11 novembre 2006: “… è chiaro come le Società di Contrada stiano campando proprio sull’elevato consumo di alcolici e superalcolici da parte dei giovani durante cene, discoteche e feste varie, consumo che serve per fare cassa per poi pagare le ingenti spese per il Palio (leggi: fantini): è tutto un circolo vizioso, in poche parole.”
Già allora era chiaro come la pensavamo, un pensiero già espresso in più occasioni fin dal febbraio 2002: la Lega non si vergogna a dirlo, non cavalca battaglie all’ultimo momento, ma ha sempre espresso, sull’argomento – alcolici (così come su quello della sicurezza urbana), una linea chiara e coerente, a differenza di quei politici locali che vedono le Contrade come un “pozzo” ove attingere voti o a quella maggioranza alla quale, forse, le Contrade danno più fastidio di certi bar aperti fino a tarda notte, come avviene in Pantaneto, in via Duprè od in Piazza del Campo.
Se il Magistrato delle Contrade ha finalmente – con tanto, troppo ritardo e, vedremo poi, con quanta buona volontà di attuazione… – di regolamentare il consumo di alcolici all’interno delle Società di Contrada, adesso è giunta l’ora, per l’Amministrazione comunale, di non tirarsi indietro e di prendere chiari provvedimenti anche e, soprattutto, nei confronti del consumo di alcolici in Piazza del Campo e del disturbo alla quiete pubblica che certi esercenti e certi avventori dei bar stanno provocando in alcune zone del centro cittadino, con enormi difficoltà provocate ai (pochi) senesi ancora residenti ed a chi vuole bene alla Città.
Sappiamo, però, che su questo argomento non potrà mai succedere nulla. Già quattro anni addietro, a margine del primo Consiglio comunale straordinario sulla vivibilità urbana, la mozione degli esponenti della maggioranza a guida Pd ed i loro interventi mirarono esclusivamente a generalizzare l’argomento, cercando di focalizzare – proprio come avviene oggi, né più, né meno! – l’attenzione del problema – schiamazzi notturni sulle Contrade, come se i primi a provocare il disturbo della quiete pubblica fossero i giovani senesi e non gli studenti universitari fuorisede (forse categoria protetta per le ingenti risorse che portano, anche al nero…) od alcuni personaggi alternativi (per ovvi motivi politici). Uno stratagemma, questo, adottato dal Pd per distogliere l'attenzione dai tanti e ben più gravi problemi presenti oggi nel territorio comunale, come le rapine, le aggressioni, i danneggiamenti e le molestie sessuali.
Pur comprendendo il disagio delle Contrade, che rischiano di essere le uniche chiamate a pagare questa degenerazione collettiva, confidiamo comunque nella loro sensibilità e maturità nel gestire questo problema. Accettino di essere le prime ad assumersi certi oneri, anche per dimostrare la loro straordinaria propensione ed attenzione ai problemi sociali, soprattutto dei giovani, ma siano ferme nel pretendere che questo "spirito di sacrificio" porti dei veri ed immediati benefici, con i necessari provvedimenti amministrativi tesi a favorire il ripopolamento dei Rioni e quindi il riformarsi di quel tessuto sociale, distrutto dalla sinistra, che garantiva un naturale controllo del territorio sia in tema di vivibilità e sicurezza sia in quell'importante funzione di "passaggio fra generazioni" di quella cultura contradaiola, peculiare e solidaristica, che aveva garantito alla città quel primato di "città paradiso", oggi del tutto smarrito.
Francesco Giusti, segretario provinciale Lega Nord Siena
Il risultato è, tanto per dire due parole, di ritrovarsi un muro di gente che impedisce il normale transito delle auto dei residenti o dei pedoni, con il costante pericolo di scontri ben poco piacevoli e di vedere la nostra amata piazza e le vie limitrofe trasformate in una vera discarica, con bottiglie che rotolano, con il loro inconfondibile rumore, fino al gavinone o vanno in frantumi nella conchiglia di Piazza o a San Martino (davanti al Porrione) con il pericolo di provocare danni a cose o persone.
Vogliamo, quindi, ricordare, citando, le parole contenute in un comunicato della Lega, inviato in data 11 novembre 2006: “… è chiaro come le Società di Contrada stiano campando proprio sull’elevato consumo di alcolici e superalcolici da parte dei giovani durante cene, discoteche e feste varie, consumo che serve per fare cassa per poi pagare le ingenti spese per il Palio (leggi: fantini): è tutto un circolo vizioso, in poche parole.”
Già allora era chiaro come la pensavamo, un pensiero già espresso in più occasioni fin dal febbraio 2002: la Lega non si vergogna a dirlo, non cavalca battaglie all’ultimo momento, ma ha sempre espresso, sull’argomento – alcolici (così come su quello della sicurezza urbana), una linea chiara e coerente, a differenza di quei politici locali che vedono le Contrade come un “pozzo” ove attingere voti o a quella maggioranza alla quale, forse, le Contrade danno più fastidio di certi bar aperti fino a tarda notte, come avviene in Pantaneto, in via Duprè od in Piazza del Campo.
Se il Magistrato delle Contrade ha finalmente – con tanto, troppo ritardo e, vedremo poi, con quanta buona volontà di attuazione… – di regolamentare il consumo di alcolici all’interno delle Società di Contrada, adesso è giunta l’ora, per l’Amministrazione comunale, di non tirarsi indietro e di prendere chiari provvedimenti anche e, soprattutto, nei confronti del consumo di alcolici in Piazza del Campo e del disturbo alla quiete pubblica che certi esercenti e certi avventori dei bar stanno provocando in alcune zone del centro cittadino, con enormi difficoltà provocate ai (pochi) senesi ancora residenti ed a chi vuole bene alla Città.
Sappiamo, però, che su questo argomento non potrà mai succedere nulla. Già quattro anni addietro, a margine del primo Consiglio comunale straordinario sulla vivibilità urbana, la mozione degli esponenti della maggioranza a guida Pd ed i loro interventi mirarono esclusivamente a generalizzare l’argomento, cercando di focalizzare – proprio come avviene oggi, né più, né meno! – l’attenzione del problema – schiamazzi notturni sulle Contrade, come se i primi a provocare il disturbo della quiete pubblica fossero i giovani senesi e non gli studenti universitari fuorisede (forse categoria protetta per le ingenti risorse che portano, anche al nero…) od alcuni personaggi alternativi (per ovvi motivi politici). Uno stratagemma, questo, adottato dal Pd per distogliere l'attenzione dai tanti e ben più gravi problemi presenti oggi nel territorio comunale, come le rapine, le aggressioni, i danneggiamenti e le molestie sessuali.
Pur comprendendo il disagio delle Contrade, che rischiano di essere le uniche chiamate a pagare questa degenerazione collettiva, confidiamo comunque nella loro sensibilità e maturità nel gestire questo problema. Accettino di essere le prime ad assumersi certi oneri, anche per dimostrare la loro straordinaria propensione ed attenzione ai problemi sociali, soprattutto dei giovani, ma siano ferme nel pretendere che questo "spirito di sacrificio" porti dei veri ed immediati benefici, con i necessari provvedimenti amministrativi tesi a favorire il ripopolamento dei Rioni e quindi il riformarsi di quel tessuto sociale, distrutto dalla sinistra, che garantiva un naturale controllo del territorio sia in tema di vivibilità e sicurezza sia in quell'importante funzione di "passaggio fra generazioni" di quella cultura contradaiola, peculiare e solidaristica, che aveva garantito alla città quel primato di "città paradiso", oggi del tutto smarrito.
Francesco Giusti, segretario provinciale Lega Nord Siena