Il segretario del Carroccio accusa chi sa di tacere per interesse
SIENA. “La politica senese è diventata il mezzo e lo strumento per dirigere tutti gli affari in città: dal sistema immobiliare alla fondazione, dalla Banca Monte dei Paschi fino all’Università. Infatti, la città è diventata il centro di potere dei partiti e dei loro uomini che gestiscono sia lo sviluppo economico, ovviamente a loro tornaconto dato dai voti alle elezioni, sia quello strutturale. Quanto a quest’ultimo fatto, non si spiegherebbe la necessità di costruire le 1700 villette nella zona sud di Siena. Forse i signori sono stanchi di vivere nei palazzi storici?
C’è poco di cui stupirci quando si dice che a Siena abbiamo a che fare con una politica accentrata in mano ai soliti noti e i privilegi sono andati sempre ai soliti noti. Da sempre sottolineamo che a Siena a farla da padrone sono il clientelismo, il parassitismo e il servilismo. Una rete di potere gestita dal partito comunista ed una schiera di democristiani.
Parlare di regime potrebbe risultare piuttosto forte, ma non è altrettanto forte sostenere che a Siena abbiamo a che fare con un vero e proprio accentramento del potere messo in mano a pochi. Incarichi politici e non, sia nei posti pubblici che in quelli privati, sono da sempre stati riferibili a quei partiti del centrosinistra che hanno dato vita al Pd senese che, in anni di potere, ha saputo fare, sempre ai suoi uomini, il giro di giostra nei vari consigli di amministrazione e non. E che non vengano a parlarci di cambiamento o di ‘pillole di cambiamento’ perché ormai, a forza di sentirlo, ci viene il voltastomaco”.
Francesco Giusti – Lega Nord