SIENA. Buongiorno, e ci risiamo, ogni anno dopo il Palio di Siena le varie associazione animaliste appostate come corvi si associano per fargli la guerra.
Guerra al Palio, agli organizzatori, guerra ai fantini, guerra alla gente delle contrade e a tutti i senesi.
Ma ieri ci ha pensato la sindaca di Siena a mettere in chiaro le cose rispondendo alla Santanchè, che di turismo se ne intende: il Palio non è un evento turistico, noi senesi facciamo il Palio anche per i turisti, ma il Palio è nostro.
E tra le righe di questa risposta si legge: il Palio non si tocca perché il Palio è appartenenza, è passione, è amore, è sofferenza, è cultura, è storia! E la storia non si può distruggere o cancellare.
È immorale far correre i cavalli al Palio?
È meno immorale di come vengono trattati oggi molti animali come alcuni cani, serviti, riveriti, travestiti con cappottini e quant’altro, snaturati della loro identità di animali che dormono persino nel lettone dei loro proprietari, i quali si identificano come papà e mamma del cane o del gatto.
Giù le mani dal Palio!!!
Mirella Rigamonti