CHIUSDINO. Gioventù dimenticata era il titolo della breve lettera che avevo scritto due mesi e mezzo fa circa e che ripropongo oggi facendo un breve bilancio.
A dire il vero non mi aspettavo che nei social se ne parlasse in modo abbastanza diffuso così invece come è avvenuto, non mi aspettavo ma in qualche modo un po’ ci speravo. Il paese ha bisogno di idee e di persone che mettano la faccia nell’esprimerle. Il letargo non serve agli uomini e donne di buona volontà. Non serve a nessuno non esprimere la propria opinione, nei limiti del rispetto anche dell’altrui pensiero, anche se la propria opinione esprime un dissenso, come io adesso sto facendo.
Ne rivendico anzi un diritto.
Mi aspettavo che nel parlare della gioventù dimenticata del paese ci fosse una reazione…. i giovani di Chiusdino sono quelli ai quali ben presto dovremo consegnare le chiavi di questo paese e del suo futuro, se futuro ancora esiste. Non possiamo mettere da parte le loro esigenze o comunque tenerle “in secondo piano” rispetto ad altri problemi quotidiani. Loro sono la parte importante che dovrà far vivere il paese, guidando e amministrando con i tempi che cambiano, che dovrà trovare idee e prospettive, quelle magari che noi non siamo riusciti a portare avanti, perché il paese non sopravviva solamente e malamente ma perché viva. Viva di luce propria se questo sarà mai possibile. Loro sono il nostro futuro. Mi aspettavo una risposta, da chi avrebbe dovuto darla, che non c’è stata. Nulla di nuovo sotto il sole, un nuovo giorno nasce e tutto sembra comunque andare bene.
Sembra…..ma l’apparenza nasconde la realtà e la realtà non è proprio questa. I lavori nel campo sportivo, il vecchio e caro “Bruno Belli”, vanno ancora a rilento e, ne sono certo, anche per il prossimo anno i ragazzi del paese dovranno giocare a calcio utilizzando gli impianti di qualche altro comune con tutti gli inevitabili sacrifici del caso. Il “Campino” luogo libero e aperto per fare dello sport e giocare a calcetto è in abbandono, con la sue strutture sempre più malridotte (le piccole porte inadatte sono mezze rotte, il muro di contenimento del lato destro non ha la protezione e risulta molto pericoloso, in alcuni parti l’asfaltatura, causa le radici degli alberi presenti è da risistemare) eppure questo spazio se, messo nelle condizioni di giusta fruibilità, sarebbe molto utile anche a decongestionare l’utilizzo proprio e a volte “improprio” della palestra comunale. E’ uno spazio per i giovani, che devono poterlo utilizzare al meglio, cosa che oggi non riescono a fare.
Nulla di nuovo sotto il sole. Ma non mi arrendo, non sono abituato a farlo, specie quando camminando per le strade del mio paese non sono contento di quello che vedo, invito nuovamente a parlarne, ad esprimere un’opinione, ad esprimere un consenso o un legittimo dissenso.
Vorrei che il paese uscisse dal letargo e giovani o meno giovani facessero comunque sentire la loro voce e rivendichino uno spazio di discussione.
Mi fermo qui….”sulle sponde del fiume” in attesa che l’attimo passi e che veramente nasca un giorno nuovo….un giorno bello per il paese e anche per i suoi giovani.
Rossano Bianchi