SIENA. E’ la primissima volta, fra tante sentenze di cause di Lavoro vinte in ogni parte d’Italia contro gli abusi del MPI-MIUR, subiti da docenti e dipendenti amministrativi della Scuola Pubblica, che una tal sentenza non condanna l’operato di singoli Funzionari/Dirigenti del MIUR per singoli fatti ma solo stigmatizza con parole durissime IL GRAVE DEGRADO FEUDALE DI DEMOCRAZIA, LEGALITÀ ED UMANITA’ DELLA SCUOLA PUBBLICA NAZIONALE IN GENERE, bollata dal Giudice del Lavoro di Siena (che ben poteva scriverlo, essendosi lo stesso Giudice occupato di me e del dettaglio delle mie vicende scolastiche per 14 anni fin dal 2005, peraltro sempre respingendo fino ad allora e spesso in modo del tutto inammissibile tutti i miei 8 diversi documentati ricorsi precedenti), talvolta testualmente e talvolta sostanzialmente, come “AUTORITARIA”, “BUROCRATICA”, “TOTALIZZANTE”, “ESTRANEA AGLI ANELITI DI LIBERTA’ DELLA COSTITUZIONE”, CINICA e DISUMANA, “LIVELLANTE” E TENDENTE A STANDARDIZZARE, UNIFORMARE E IRREGGIMENTARE I SUOI DOCENTI.
Fontani: “Una sentenza cinica e disumana”
Adriano Fontani