La proposta di un lettore per risparmiare 2 milioni di euro
SIENA. Gentile Direttore,
le scrivo, con preghiera di pubblicazione, in ordine al tema della Fondazione MPS, con particolare riguardo ai compensi degli organi statutari e agli obiettivi statutari.
le scrivo, con preghiera di pubblicazione, in ordine al tema della Fondazione MPS, con particolare riguardo ai compensi degli organi statutari e agli obiettivi statutari.
Nella condizione attuale della Fondazione, determinata sia dalla situazione generale del mercato che da scelte probabilmente sbagliate, le erogazioni ai soggetti destinatari si sono ridotte in maniera drastica e, per talune categorie, azzerate.
Ricordo che la spesa della Fondazione per i compensi agli organi statuari supera i 2 milioni di euro (dati di bilancio del 2010). Il bilancio della Fondazione non dà informazioni in modo trasparente riguardo ai compensi specifici dei deputati generali, dei deputati amministratori, dei sindaci, del presidente e del provveditore, ma la media a testa è comunque una retribuzione di quasi 70.000 euro annui.
Riterrei etico ed opportuno, in questo momento, che tutti gli organi statutari si auto-sospendessero il compenso, decidendo di lasciarlo nel patrimonio della Fondazione stessa per assolvere agli obblighi statutari. Questo per lo meno fino a quando la Fondazione non tornerà ad una situazione di normalità.
Ricordo inoltre che – ormai da cinque mesi – la deputazione generale della Fondazione è mancante di un componente. Suppongo che la difficoltà della nomina dipenda da una impasse politica, dato che le nomine per la deputazione sono – vox populi – lottizzate. A questo proposito potrebbe essere l’occasione per la nomina di un deputato “tecnico” anzichè “politico”, che abbia la libertà e le competenze di fare le necessarie ed urgenti proposte per la modifica dello statuto della Fondazione e che possa essere il primo, dando l’esempio, a rinunciare al compenso.
La modifica dello statuto rappresenta carattere di urgenza, specialmente con riferimento all’articolo 3, comma 1, dove si fa riferimento alla necessità del “mantenimento nella città di Siena della sede e della Direzione Generale della Banca”.
Il perseguimento del mantenimento a Siena della Banca ha ridotto drasticamente il patrimonio della Fondazione, ma si tratta di un obiettivo sbagliato, sia perchè economicamente irragionevole, sia perchè indirizzato a salvaguardare i posti di lavoro, anzichè l’occupazione: l’occupazione sul territorio si potrà sviluppare facendo fare alla Fondazione un accordo strategico – con cessione di azioni – con un gruppo bancario interessato ad effettuare un take-over sulla Banca MPS. Parte di questo accordo comporterà un impegno di investimento sul territorio senese che possa far sviluppare un centro di competenza nazionale ed internazionale dei servizi al sistema bancario. In questo sistema economico potranno ricollocarsi moltissimi dei dipendenti della Banca MPS, nel momento in cui la sede venisse spostata altrove.
Insomma, il territorio senese potrebbe passare dal sistema “Babbo Monte” ad una “Silicon Valley dei Banking Services”. Cordiali saluti.
Lettera firmata