Appoggio alla proposta di intitolargli lo studentato di viale Sardegna
SIENA. La recente proposta del Prof. Paolo Goretti d’intitolare il nuovo studentato universitario di viale Sardegna al Prof. Mauro Barni, merita attenta considerazione; libero peraltro il Comune di dedicargli – magari – una via o una piazza, mentre l’UNITRASI potrebbe intitolargli l’aula magna, dato che è irrituale intestare un Ateneo dello Stato. Ma l’dea di onorare il grande senese, nel modo più attinente, è da incoraggiare e rilanciare. Lo auspico anche se, per adesso, è silenzio. La motivazione si fonda sui meriti di Barni: scientifici, professionali, di grande valore civico e umano. Va sostenuta dai singoli e dalle consociazioni vitali e rappresentative.
Lo affermo perché sono stato testimone del suo operato di Sindaco e, soprattutto, di Presidente della Scuola di Lingua e Cultura italiana per Stranieri, di principale artefice della trasformazione in vera e propria Università. Della prima ero nel Consiglio (1979 – 1985 e 1999 – 2000) in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, quando si lottava coi denti per far sopravvivere la gloriosa Scuola, erede della “Cattedra di Toscana Favella” istituita in Siena dal Granduca Ferdinando I nel 1588 e fondata il 1°agosto 1917 da Antonio Lombardi, Ruggero Favre e Imperiera Matteucci Serpieri, le cui lezioni non vennero interrotte nemmeno durante la seconda guerra mondiale. Quindi, sorretta da contributi istituzionali e da borse di studio private, fu portata avanti in modo eroico dal Prof. Armando Vannini e,poi, dall’Azienda Autonoma di Turismo per merito indiscusso del Presidente, Gen. Lelio Barbarulli, del Direttore Dr. Giulio Pepi e dai loro collaboratori, Federigo Sani, ad esempio, Luigi Migliorini, Ebe Fiorentino Merolli, Mario Rosi, Emilio Berto.
Mauro Barni è stato Presidente una prima volta della Scuola per Stranieri mentre era Rettore dell’Ateneo plurisecolare e, se al compianto successore Prof. Carlo Stuart si deve la prima sede di Piazzetta Grassi, è principalmente merito di Barni il raggiunto assetto giuridico (L.359 dell’11.05.’76) che la identificava Istituto d’Istruzione Superiore con ordinamento speciale. L’acquisizione della personalità giuridica e amministrativa, didattica e disciplinare, sotto la vigilanza del MIUR, concretizzò la sospirata sicurezza di vita della Scuola, chiuse il lungo periodo pionieristico e ne aprì uno nuovo.
Per la storia, come rappresentanti di minoranza degli Enti Locali nel CdA della secolare Scuola, con i nostri Parlamentari, non abbiamo fatto mancare mai al prof. Barni il sostegno costante dei Ministri dell’Istruzione (Malfatti, Falcucci, Galloni, Misasi, Russo Iervolino) tutti vivamente interessati e sollecitati sempre, fino all’ulteriore traguardo, il più importante : la trasformazione della Scuola in Università per Stranieri di Siena – Ateneo Internazionale, avvenuta col nuovo statuto (fine anni ’80 – inizio ’90) che, tra l’altro, ne cambiò la denominazione in quella attuale, equiparando gli organi alle altre Università.
Mauro Barni ne fu il primo Rettore e istituì i primi corsi di laurea. Si era dedicato toto corde al progetto e alla nascita della nuova Università lungo gli anni della sua guida (1985/’94) e non solo. Per queste motivazioni intensamente vissute vicino a lui, sento di dover aggiungere voce e testimonianza a quanti chiedono e chiederanno di onorarne degnamente la memoria.
Pier Paolo Fiorenzani