Punto per punto una netta replica ai pentastellati senesi che lo avevano chiamato in causa in un intervento sulla stampa
SIENA. Siccome il testo integrale (online) del violento e calunnioso attacco pentastellato mi è fortemente lesivo più di quanto, dopo responsabili tagli, ho letto ieri sul Corriere di Siena – pag.3, premetto che è in corso adeguato accertamento di ordine legale, a difesa della mia onorabilità personale e politica.
L’incontenibile stizza maligna denoterebbe una certa coda di paglia di chi forse si aspetta di essere, prima o poi, punto sul vivo. Ma tant’è.
Per la cronaca e per la storia rispondo che :
- Non ho bisogno , io, di “acquisire pubblicità personale” che rimane affidata al servizio limpido reso in ogni tempo alla comunità senese e sul quale sfido i grillini al pubblico confronto;
- nell’assemblea MPS del 18 luglio 2013, ad intervento ormai terminato, risposi a tuono ad una provocazione, riassunta e resa pubblica da due giornali online e, il 7 gennaio scorso, riportata all’attenzione del Corriere di Siena da quidam Gorelli in coppia con Francesco Giusti. Sono costoro e ora il Movimento di Aurugi & C. che , semmai, mi fanno una non richiesta pubblicità, questa sì e a rabbiosa sensazione;
- come ieri ai suddetti interlocutori della una mia “roboante” dichiarazione sul cancro di Siena definito, per ricorrente sentito dire, “orgiastico e pervertito”, così oggi nell’intervista “sulla città che ormai ingoia tutto” rilasciata lunedì 27 scorso al collega Alessandro Lorenzini ho detto (senza l’aggiunto avverbio “solo”) di ”una voce che girava in città” e che “se avessi saputo i nomi, sarei andato in Procura”;
- la mia “credibilità” è attestata costantemente da quanti conoscono il mio servizio pubblico reso in Provincia e Comune, limpido e documentato con buona pace dei grillini tutti urla e astio. E come hanno scritto anche autorevoli amici e avversari non ho mai cercato, anzi ho rifiutato, incarichi gettonati e prebende;
- ho appreso dell’acquisto di Antonveneta a cose fatte e, come tutte le persone di buon senso, ma ininfluente, ho confidato nello storico “ passo dell’alpino” consueto in MPS, ho quindi auspicato e sperato un graduale rientro dalla salatissima operazione. Ho sempre difeso il Monte da attacchi talvolta beceri, spesso strumentali. Ho avuto il corretto coraggio di ringraziare sempre Presidenti, Direttori Generali e CdA quando hanno gradualmente promosso alla stessa dignità previdenziale-pensionistica dei bancari i discriminati ex lavoratori esattoriali. E l’ho fatto proprio in assemblea della SpA per meglio sospingere – via, via – la suddetta conquista. Con l’estratto dei miei interventi dai verbali notarili, che possiedo tutti, sono pronto ad ogni pubblico confronto per troncare il solito ritornello cattivo e demagogico sui “passivi e conniventi”;
- “tra i sostenitori di Mussari” dentro e fuori MPS, tra coloro che prima lo hanno innalzato a Palazzo Sansedoni (estate 2001) e poi a Rocca Salimbeni, non c’è il sottoscritto che, fino al 2004, è stato chiara minoranza nel Consiglio Comunale nominante. In Giunta dal 2 aprile s.a., non si è mai trattato di programmi e scelte della Banca;
- mai “silente” sulla drammatica scomparsa di David Rossi, partecipe anche in pubblico del grande dolore della mamma e familiari, della Contrada e di Siena, auspico che si faccia giusta chiarezza. Il tempo ci dirà a breve di eventuali strumentalizzazioni elettoralistiche o meno, nazionali o locali. Cartina di tornasole potranno esserne certe candidature, il taglio del confronto dialettico ecc. Sui grillini arrabbiati avevo esemplificato, meglio per loro se saranno sereni e corretti. Ma intanto non brillano, anche a mio giudizio, su risposte e progetti cogenti per Siena. Dallo sfascismo nacque anche un secolo fa l’aggressione personale e,poi, una tragica avventura. Stiamo attenti tutti a non ripetere la storia.
Pier Paolo Fiorenzani