SIENA. La Francigena è ormai una realtà del territorio senese, molte sono le migliaia di pellegrini – in costante crescita – che la percorrono ogni anno a piedi ed in bicicletta. Tutte le Amministrazioni lungo il tracciato ne lodano continuamente l’importanza per l’economia del territorio, promuovendo convegni e dibattiti, ma non sempre si impegnano per renderla sicura ai pellegrini ed ai cicloviaggiatori.
Di punti pericolosi sulla Francigena ce ne sono molti, ma il più preoccupante è senz’altro il tratto che dalla zona industriale di Isola d’Arbia porta all’abitato di Isola d’Arbia, laddove il tracciato francigeno è da anni deviato per alcune centinaia di metri, senza alcuna nessuna protezione, lungo la SS 2 Cassia e il passaggio a livello ferroviario.
Questa situazione è in essere dal 2016, quando RFI ha chiuso la stazione ferroviaria della zona Industriale di Isola d’Arbia e con essa il sottopasso ciclopedonale che serviva al transito in sicurezza della via Francigena. Da ricordare che la piccola stazione ferroviaria aveva anche la funzione di servizio per i lavoratori della zona industriale ed era un punto di scambio auto-treno per i pendolari provenienti a Siena dalla Val d’Arbia.
La passata Amministrazione di Siena, da noi più volte interessata, invece che potenziare questa piccola realtà e ripristinare il passaggio in sicurezza si è lanciata nel sogno irrealizzabile della metropolitana leggera, dai costi di realizzazione e manutenzione improponibili, e poi finito nell’oblio.
Vogliamo perciò denunciare questa situazione di pericolo concreto per chi percorre questo tratto di Francigena, pericolo che fino ad oggi non ha interessato la politica cittadina (siamo nel comune di Siena).
Chiediamo perciò che la nuova Amministrazione di Siena prenda urgentemente delle iniziative concrete, ad iniziare dalla convocazione di RFI, al fine di trovare soluzioni a questa situazione pericolosa per l’incolumità pubblica e rilanciare la funzione della stazione ferroviaria della zona industriale di Isola d’Arbia al fine di alleggerire la pressione delle auto sulla città.
Fiab Siena Amici della Bicicletta APS