SIENA. "Salve,
ieri sera sono andato alla Festa Medievale di Monteriggioni assieme a mia moglie e ad un gruppo di amici. Dopo aver pagato il biglietto di ingresso (otto euro a persona) e dopo aver dato un'occhiata al programma, decidiamo di andare a mangiare qualcosa. Il menu esposto sul cartellone, il giardino all'aperto e l'odore di carne alla brace ci fanno optare per un'area attrezzata per l'occasione con panche e tavoli di legno, un braciere e un banco self service. Una volta davanti al bancone però si presenta la prima delle tante sorprese che la serata ci avrebbe riservato: niente o quasi di quanto riportato in menu era sul buffet e tanto di quanto era nel buffet non era nel menù, la cosa se pur poco trasparente non ci dispiacque e anzi l'abbondanza ci aveva fatto venire ancor di più l'acquolina in bocca. Ci dividiamo in due gruppi, il primo a fare la fila, il secondo (di cui facevo parte) ad occupare un tavolo. Dopo pochi minuti vediamo avvicinarsi al tavolo la prima delle nostre amiche ad aver finito la fila che ci dice in tono sommesso: "ragazzi, ma vi rendete conto che ho pagato 22 euro per un piatto di affettati, un po' di panzanella e un bicchiere di vino?". Conveniamo che in effetti è troppo caro se si considera il tipo di servizio e il fatto che nel menù non è riportato né la pietanza né tanto meno il prezzo.
Un signore, che nel frattempo si è seduto al nostro tavolo e che avremmo scoperto dopo essere il gestore del locale, chiede e ottiene lo scontrino dalla nostra amica e dopo averlo visionato dice letteralmente: "Fuori dai c…i, vi rimborso il prezzo e fuori dal mio locale". Detto fatto: si avvicina alla cassa prende i 22 euro e li consegna in malo modo alla mia amica sempre più sbalordita. Inutili sono state le nostre rimostranze, il cercare di accomodare la situazione, il dirgli che dopotutto stavamo parlando tra di noi e che comunque saremmo rimasti nonostante il prezzo: ci ha sbattuto fuori facendosi aiutare da un suo collaboratore.
Non ci era mai successo una cosa del genere: un gruppo di sette persone sbattute fuori da un locale per aver commentato in privato il prezzo di una pietanza, e se non fosse che eravamo troppo frastornati e stupiti per intraprendere iniziative, ci sarebbero stati tutti i presupposti per far intervenire i carabinieri.
Decidiamo di andar via da Monteriggioni non prima però di aver ottenuto il rimborso degli otto euro. Se pur non "formalmente" abbiamo ritenuto "sostanzialmente" responsabile di quanto accaduto l'ente organizzatore della manifestazione. Dopo aver chiesto in giro scopriamo che si tratta della "Monteriggioni A.D. 1213″ una società controllata dal Comune e otteniamo di parlare con il Presidente.
Esponiamo i fatti. Chiediamo il rimborso e arrivederci e grazie. Semplice a dirsi ma non a farsi pero: ci aspettiamo comprensione e di conseguenza il rimborso: siamo stati cacciati via e non abbiamo visto nemmeno uno spettacolo. Dopo una conversazione durata oltre 20 minuti durante i quali abbiamo cercato di esporre la gravità dell'accaduto ci siamo sentiti rispondere (soltanto dopo aver minacciato di scrivere ai giornali) che si potevamo ottenere il rimborso, e che anzi gli avrebbe messi di tasca sua, ma che però ci dovevamo togliere dai…
Il Presidente di una società controllata interamente dal Comune di Monteriggioni che tratta così i visitatori (paganti) sminuisce in un colpo solo il lavoro di tanti che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione. Una caduta di stile che conferma l'arroganza di chi amministra e gestisce il bene pubblico e che ribadisce la loro lontananza dal sentire comune.
La serata è continuata nella bella Colle val d'Elsa tra i tavoli del ristorante "Da Vittorio" dove abbiamo gustato un'ottima pizza accompagnata da una buona birra fredda alla modica cifra di 8.50 euro a testa.
Cordialmente"