SIENA. Dunque in poche ore il sito del Fertility Day è stato chiuso, sommerso dalle proteste di uomini e donne, ragionevolmente arrabbiati e arrabbiate nei confronti di messaggi definiti di volta in volta obsoleti (riferimento all’epoca fascista), inutili, offensivi, osceni e via dicendo. Condividiamo convintamente la protesta, ma esprimiamo anche una preoccupazione, perché, come spesso succede, ad una buona notizia ne segue una pessima che in questo caso si manifesta con il Piano Nazionale per la Fertilità, 137 pagine che dovremmo leggere con grande attenzione e di cui la campagna pubblicitaria che lo promuove é solo la punta dell’iceberg. Dovremmo quindi sorvegliare attentamente sull’applicazione di questo piano che secondo la ministra Lorenzin “si inserisce nell’ambito di una rivoluzione culturale con al centro la maternità e la fertilità”. Certo é che questo inizio non ci piace proprio per niente.
Non ci piacciono “le sottili” metafore con clessidre, sveglie, bucce di banane schiacciate (infertilità maschile o impotenza?), insomma se rivoluzione culturale s’ha da fare, suggeriamo alla ministra ed ai suoi collaboratori e collaboratrici di farsi un paio di domande sulla qualità e quantità dei servizi (non offerti) alle famiglie, sulla discriminazione delle donne nel mercato del lavoro, sul tasso di disoccupazione femminile e giovanile in costante aumento, sul fatto che circa il 6% delle famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta, sulla continua e costante svalutazione del lavoro di cura, sulla mancanza di politiche economiche e sociali tali da garantire le giuste aspirazioni di carriera e le aspirazioni a diventare madri, sull’aumento esponenziale della violenza maschile contro le donne (a proposito, guarda caso, da anni manca un piano nazionale su questo tema).
Infine dato che nelle 137 pagine si chiamano direttamente in causa le amministrazioni comunali (“L’evento coinvolgerà tutti i Comuni Italiani attraverso l’Anci”), ci auguriamo che i Comuni dei nostri territori scelgano di non condividere questa campagna becera e volgare e, in particolare per il Comune di Siena, chiediamo che l’assessora alle P.O. Tiziana Tarquini si faccia garante di questa presa di distanza.
IL GRUPPO Albalisa Sampieri Angela Gerardi Christel Radica Costanza Iannone Gianna Massari Lucia Ferilli Lucia Capitani Marisa Casale Rossella Zuffa Samantha Tufariello Sara Romano Tina Tortorella