SIENA. La sconfitta maturata ieri ha aperto gli occhi a tutti. Una squadra di un quartiere di Roma, in dieci per circa un’ora, ha vinto la sua partita e senza nemmeno sudare più di tanto. Facile mettere sotto accusa l’allenatore e la squadra, ma la realtà dice che le responsabilità maggiori sono della società che, grazie a scelte incomprensibili, è riuscita solo a creare confusione nella squadra e minare la fiducia dei tifosi.
Qualcuno ha già dimenticato che l’obiettivo principale di questa stagione, ripetuto in più di un’occasione e confermato anche recentemente, è il ritorno tra i professionisti, ma al momento, dopo un promettente inizio, stiamo assistendo a decisioni cervellotiche, lontane da ogni logica calcistica.
Ultimamente si è ritornati a parlare ancora una volta dello stadio, addirittura di 25mila posti, un argomento questo che si affaccia puntualmente, ma da parte nostra più che uno stadio due volte più grande di quello attuale, interessa una squadra che porti in fondo e al meglio l’impegno preso alla presentazione della nuova proprietà. Come tifosi vorremmo una società che pensi prevalentemente al calcio, a portarci più in alto possibile e nel minor tempo possibile, dello stadio da 25mila posti ci interessa fino ad un certo punto, se verrà ne saremo felici, ma l’obiettivo unico è quello di vincere questo campionato.
Non solo perdiamo in casa con il Tiferno, il Grassina e il Trastevere, ma siamo anche oggetto di sberleffi da mezzo mondo del pallone che stenta, come noi, a capire certe scelte societarie. Siamo grati alla nuova società per essere arrivata in soccorso della Robur, ma ora vogliamo i fatti, delle chiacchiere siamo già abbondantemente stufi.
Siena Club Fedelissimi