SIENA. Riceviamo e pubblichiamo la lettera degli ex postini dell’area Siena-Grosseto della GP Service, azienda che aveva in appalto lo smistamento e la consegna delle bollette dell’Acquedotto del Fiora.
“Abbiamo lavorato per conto della società GP Service con sede a Bientina (Pisa), recapitando quotidianamente le bollette dell’Acquedotto del Fiora.
Fin dagli inizi del rapporto di lavoro ci sono state alcune problematiche comunque bene o male risolte ma a Novembre 2020, dopo che alcuni postini avevano percepito una brutta aria a causa di stipendi non pagati, questi pensieri sono diventati realtà: infatti, di comune accordo fra le parti, si è interrotto con largo anticipo il rapporto tra appaltante (ADF) ed appaltatore (GP Service).
Purtroppo, oltre a rimanere senza lavoro da un giorno all’altro poiché la società appaltatrice addossava le colpe dell’interruzione del rapporto a negligenze sul lavoro da parte dei postini (negligenze che non hanno mai avuto uno stralcio di prova), c’è anche la beffa: infatti, se il dispiacere di rimanere senza lavoro può essere grande, la mortificazione assoluta arriva dal fatto che noi portalettere non abbiamo ricevuto gli stipendi di Novembre (per il quale dobbiamo ancora ricevere la busta paga) ed Ottobre 2020 ed alcuni di noi, addirittura, non percepiscono nulla da Agosto dello stesso anno.
Dopo cinque mesi dall’interruzione del rapporto, molti di noi hanno difficoltà nel trovare un nuovo impiego a causa delle restrizioni attuate per il Covid-19, che tengono chiuse molte attività ed i pagamenti non sono mai arrivati nonostante le promesse mai mantenute dei dirigenti della GP Service che portano solo ad incrementare il nostro malcontento. Inoltre vediamo una mancanza di un vero aiuto in questa vicenda da parte di Acquedotto del Fiora che da appaltante, per il momento, ritiene giusto lavarsene le mani ma si ricorda che ampia giurisprudenza prevede la possibilità a favore dei lavoratori di chiedere giudizialmente il pagamento delle proprie spettanze alla committenza… e di certo non mancheremo di farlo in caso di ulteriore inadempimento di GP Service. Non abbiamo più intenzione di ascoltare finte promesse, vogliamo ciò che ci spetta!
Quindi abbiamo iniziato a rivolgerci ad alcuni Sindacati dei lavoratori e all’Ispettorato del Lavoro senza però ricevere alcuna risposta e non capiamo perché serva così tanto tempo per essere ascoltati e ricevere un aiuto da chi dovrebbe appoggiarci per avere solamente quello che ci spetta, cioè i nostri stipendi, che con passione e professionalità abbiamo guadagnato nel lavoro svolto per ADF e GP Service”.