In un momento come questo dove la crisi e le difficoltà investono tutto e tutti, aziende e lavoratori, la sicurezza non deve essere lasciata ai margini e, più di prima, considerata come un costo, il primo da ridurre.
La dignità del lavoro viene messa a dura prova dalla condizione lavorativa ed occupazionale, il Sindacato e la FILLEA CGIL ha sempre cercato di contrastare tutto questo ed ancora di più occorre difendere la dignità personale, la consapevolezza di uscire di casa per andare a lavoro, per quanto questo sia poco riconoscente, e potervi ritornare.
Antonio si aggiunge alle 148 vittime dall'inizio 2009 del settore (dato nazionale) – morti bianche conosciute e denunciate – un contatore che gira e non si arresta, non rallenta la sua corsa, non sente la crisi.
Occorre che tutti, indistintamente, ma con le proprie responsabilità e competenze, non abbassino la guardia; tutt'altro, deve essere alzato un muro fatto di persone che dicono NO al mancato rispetto delle regole, dei contratti, ma SI’ alla legalità e ai diritti di tutti.
Il tessuto imprenditoriale edile della nostra provincia deve essere rafforzato, deve crescere ed insieme ai Sindacati, e soprattutto alle istituzioni, deve riuscire ad abbattere l'irregolarità e ripulire il mercato da imprese che tanto virtuose non sono, consapevoli che ciò può portare ad un aumento dei costi, ma è un impegno morale che non possiamo evadere, lo dobbiamo ai lavoratori – che ogni giorno si recano sul posto di lavoro e contribuiscono alla crescita di questo strano, assurdo, a volte indifferente Paese – e ai cittadini.
La Fillea CGIL di Siena esprime il suo più grande cordoglio alla famiglia di Antonio, lasciando che tutti gli organi competenti verifichino l'accaduto, per il momento in un rispettoso silenzio.
La Segreteria della FILLEA CGIL di Siena