Il mestiere di giornalista si scontra spesso con le interpretazioni di chi legge
AMIATA. Mi capita qualche volta di non essere condiviso ora dai favorevoli, ora dai contrari alla geotermia; è il prezzo che paga chi sceglie di non farsi sonoro pappagallo delle posizioni di nessuno e di dare un’informazione quanto più possibile fuori dalle solite logiche di barricata. In questo senso mi si adatta a pennello la definizione da Lei datami di out, nel significato di essere fuori da ogni convenzionale schematismo. Posizione difficile perché tra chi si occupa di geotermia c’è anche qualche trombato della politica che cerca di rifarsi una verginità, o forse cerca solo l’occasione per rientrare nel gioco, ma che ancora si porta dietro, nonostante l’apparente disposizione alla conciliazione, la logica delle contrapposizioni, “o sei com me o contro me”. Per entrare nel merito dei suoi rilievi, faccio presente: Know out è un refuso per know how , forse dovuto ai correttori automatici dei computer non sempre aggiornati o controllabili. Venditore di pentole è locuzione coniata da Indro Montanelli per il modo di fare, simile a quello dell’imbonitore, di Silvio Berlusconi, “salvando, specificò Montanelli, i venditori di pentole che possono essere brava gente”. L’aggiunta “geotermiche” è entrata nel linguaggio di certi settori dell’informazione da quando i decreti Berlusconi Scajola hanno trasformato la geotermia in un business, fenomeno già tanto osservato e sviscerato da non meritare ulteriori riprese; regalie, piuttosto che incentivi. La citazione di Montemaggi, che ha fatto notare la differenza tra gli incentivi corrisposti all’Enel per l’energia geotermica tradizionale e quelli previsti per la geotermia di seconda generazione, è solo un esempio a fortiori in tal senso, senza pregiudizialmente rigettare le posizioni di nessuno o, al contrario, senza sposarne il pensiero. Ci vuole ben altro che una semplice dichiarazione per “far breccia nel mio cuore”, come Lei afferma; se ha tempo e pazienza, andando a leggere a ritroso i miei articoli sul Cittadino, troverà che anche l’etichetta che Lei mi appiccica di “alfiere dell’antigeotermia”, è tutt’altro che adatta al mio caso. Over capacity non significa over production e comunque a parlarne rispetto alle previsioni per le energie rinnovabili nel loro complesso è la stampa specializzata, citando l’autorevole fonte di Terna, trasportatore e distributore unico in Italia di energia. Ricordo, per esempio, la rivista QualEnergia dell’8.10.2014 o il blog di Assoelettrica del 13.10.2014; cfr anche sul Cittadino art. del 10.6.2015. Altra cosa è l’obiettivo di arrivare alla carbon freedom cui Lei fa riferimento. E poi non si può piacere a tutti o contentare tutti. Guardi cosa dicono di lei – e non è la prima volta – proprio nel commento al mio articolo che precede il suo giudizio.
Fabrizio Pinzuti