SIENA. A seguito degli sviluppi sulla situazione economico finanziaria dell’Ateneo senese, oggi è stata convocata d’urgenza presso la Camera del Lavoro di Siena una riunione tra le strutture sindacali regionali della CGIL (presente il Segretario Generale Alessio Gramolati) e della FLC CGIL (presente il Segretario Generale Raffaello Biancalani) e quelle provinciali (presente Claudio Vigni, Segretario Generale CGIL Siena, e la FLC CGIL senese). E’ intervenuto anche il Segretario Nazionale dalla FLC CGIL Marco Valerio Broccati.
Giudichiamo estremamente preoccupante la situazione di emergenza che grava sull’Università degli Studi di Siena. E’ assolutamente necessario fare chiarezza sui motivi del rinvio da parte del MEF (Ministero Economia e Finanze) della concessione dell’autorizzazione ministeriale che permetterebbe all’Ateneo di accedere alla linea di finanziamento con la Banca MPS che ci è stata presentata da parte degli Organi di governo universitari come l’unico strumento per garantire la liquidità necessaria alla sopravvivenza dell’Università degli Studi di Siena per i prossimi mesi a partire dagli stipendi del mese di ottobre.
E’ assolutamente inaccettabile l’atteggiamento del MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) e la sua mancanza di risposte su Siena.
Sono assolutamente necessarie trasparenza ed una giusta informazione da parte del Rettore e del Direttore amministrativo su tutte le azioni portate avanti fino ad oggi per garantire gli stipendi a tutto il personale, non solo per il mese di ottobre.
L’unica verità che conosciamo è che finora quell’autorizzazione che ci è stata data per certa da mesi oggi non c’è, come non c’è la certezza del superamento della crisi e quelle garanzie che tutto il personale, le forze sociali, le istituzioni ed il territorio rivendicano da mesi.
E’ sempre più difficile il rapporto tra l’Università ed i grandi e piccoli creditori, grandi e piccole aziende che gravitano attorno all’Ateneo e che non riscuotono da mesi e non possono concedere ulteriori anticipi. Un sistema di rapporti economici e di relazioni con le aziende nel territorio già messo in crisi dal mercato che si sta ulteriormente aggravando.
E’ inaccettabile infine e del tutto da evitare dover vivere e lavorare oggi all’Università degli Studi di Siena con il rischio ogni mese di non riscuotere lo stipendio e di non vedere una strategia capace di garantire un futuro qualificato per il nostro Ateneo e all’altezza della sua storia ed utile allo sviluppo del territorio e del Paese.
L’Università ed il suo Governo è chiaramente incapace in questo momento a portare avanti la sua missione. Non c’è più alcuna fiducia nelle parole dell’Amministrazione dell’Ateneo. E’ assolutamente necessaria una risposta concreta da parte del MEF e del MIUR. Come CGIL e FLC CGIL metteremo in atto tutte quelle azioni capaci di tutelare i diritti di chi vive e lavora all’Università degli Studi di Siena a partire dalla richiesta di un incontro urgente con i Ministeri perché almeno compiano con la firma un atto minimo utile al futuro dell’Università.
CGIL e FLC CGIL Toscana
CGIL e FLC CGIL Siena
Giudichiamo estremamente preoccupante la situazione di emergenza che grava sull’Università degli Studi di Siena. E’ assolutamente necessario fare chiarezza sui motivi del rinvio da parte del MEF (Ministero Economia e Finanze) della concessione dell’autorizzazione ministeriale che permetterebbe all’Ateneo di accedere alla linea di finanziamento con la Banca MPS che ci è stata presentata da parte degli Organi di governo universitari come l’unico strumento per garantire la liquidità necessaria alla sopravvivenza dell’Università degli Studi di Siena per i prossimi mesi a partire dagli stipendi del mese di ottobre.
E’ assolutamente inaccettabile l’atteggiamento del MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) e la sua mancanza di risposte su Siena.
Sono assolutamente necessarie trasparenza ed una giusta informazione da parte del Rettore e del Direttore amministrativo su tutte le azioni portate avanti fino ad oggi per garantire gli stipendi a tutto il personale, non solo per il mese di ottobre.
L’unica verità che conosciamo è che finora quell’autorizzazione che ci è stata data per certa da mesi oggi non c’è, come non c’è la certezza del superamento della crisi e quelle garanzie che tutto il personale, le forze sociali, le istituzioni ed il territorio rivendicano da mesi.
E’ sempre più difficile il rapporto tra l’Università ed i grandi e piccoli creditori, grandi e piccole aziende che gravitano attorno all’Ateneo e che non riscuotono da mesi e non possono concedere ulteriori anticipi. Un sistema di rapporti economici e di relazioni con le aziende nel territorio già messo in crisi dal mercato che si sta ulteriormente aggravando.
E’ inaccettabile infine e del tutto da evitare dover vivere e lavorare oggi all’Università degli Studi di Siena con il rischio ogni mese di non riscuotere lo stipendio e di non vedere una strategia capace di garantire un futuro qualificato per il nostro Ateneo e all’altezza della sua storia ed utile allo sviluppo del territorio e del Paese.
L’Università ed il suo Governo è chiaramente incapace in questo momento a portare avanti la sua missione. Non c’è più alcuna fiducia nelle parole dell’Amministrazione dell’Ateneo. E’ assolutamente necessaria una risposta concreta da parte del MEF e del MIUR. Come CGIL e FLC CGIL metteremo in atto tutte quelle azioni capaci di tutelare i diritti di chi vive e lavora all’Università degli Studi di Siena a partire dalla richiesta di un incontro urgente con i Ministeri perché almeno compiano con la firma un atto minimo utile al futuro dell’Università.
CGIL e FLC CGIL Toscana
CGIL e FLC CGIL Siena