E' la medesima dirigenza che racconta la storia politica di questa città come un continuo referendum contro o pro Franco Ceccuzzi
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SIENA. Trovo controproducente che alla vigilia di fondamentali elezioni nazionali – rese più complicate proprio dalle vicende che riguardano la nostra banca e l’attacco al suo rapporto col territorio – la Direzione Comunale del Pd di Siena non trovi meglio da fare che lanciarsi in un violento attacco a Bruno Valentini e a Siena Cambia, accomunando questo progetto innovativo ad altre esperienza che si sono invece poste fuori dal campo del centrosinistra.
L’intento è chiaramente quello di accomunare nel giudizio forze profondamente differenti l’una dall’altra per chiamare il partito a fare quadrato, in difesa da un nemico esterno. E’ la medesima dirigenza che racconta la storia politica di questa città come un continuo referendum contro o pro Franco Ceccuzzi, allontanando una persona dopo l’altra e restringendo il numero di coloro che decidono.
Da iscritto al PD senese, dico che piuttosto che alimentare polemiche occorre lavorare per un progetto di ricostruzione economica, sociale e culturale che poggi su una classe dirigente rinnovata e non compromessa con i pesanti errori del passato, con la competenza per affrontare i gravissimi problemi che affliggono la città, non solo negli enti (Comune, Università, ASL) ma anche la società sofferente per una crisi economica finora senza sbocchi, per la cui risoluzione sarà determinante che al governo vada Bersani dopo i disastri dell’era Berlusconi.
Eppure, proprio nel giorno in cui pubblicamente l’unico altro partito che ha partecipato alle primarie, SEL, dichiara che la dirigenza del PD senese è incapace di costruire una coalizione più ampia, ci si ostina a non volere prendere atto della situazione, lanciandosi in una sequela di attacchi di cui ai cittadini importa pochissimo perché attendono risposte ai problemi veri, alla mancanza di lavoro, alle tasse troppo alte, alla riduzione della protezione sociale, all’impoverimento della vita culturale.
Tutti sanno che Valentini è un valido amministratore pubblico, dirigente del Pd, serio ed apprezzato, che ha volutamente sospeso ogni iniziativa relativa alla candidatura a sindaco di Siena fino a dopo le elezioni nazionali, dichiarandosi disponibile ad assumere tutte le iniziative pubbliche che il partito volesse affidargli in sostegno alla vittoria della coalizione di centrosinistra guidata da Pierluigi Bersani.
Nel frattempo Siena Cambia si è costituita formalmente in associazione proprio per offrire un’alternativa di centrosinistra ai cittadini senesi, che non sono d’accordo con le scelte politiche fatte fino ad oggi e che hanno portato questa città in questo disastro e che vogliono restituire alla città-capoluogo un governo e una classe dirigente adeguata.
Tutto alla luce del sole e senza personalismi, perché ritengo che un’ alternativa sia possibile ed utile. Per questo ho aderito a Siena Cambia, ho sostenuto la candidatura di Valentini e sono convinto che abbiamo fatto bene a scendere e rimanere in campo.
Carmine Diurno
Comitato Politico dell’Associazione SIENA CAMBIA