SIENA. Proteste per i nominati, soprattutto tedeschi…Ma il bando era internazionale e c’è stata l’analisi dei curricula e in seguito un colloquio cui sono stati ammessi ‘soltanto’ circa 100 dei 1200 originari concorrenti.
I vincitori sono stati elencati da una commissione della quale hanno fatto parte Nicholas Penny, già direttore della National Gallery di Londra, Luca Giuliani, rettore del Wissenschaftskolleg di Berlino (ove alberga l’élite della ricerca in Germania con periodici ospiti internazionali tipo Istituto di Princeton), Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, Claudia Ferrazzi, Segretario Generale dell’Accademia di Francia, e Lorenzo Casini, un associato della Sapienza che conosco per i suoi lavori sui beni culturali (ho un lavoro anch’io on line di cui caricherò in Facebook il link per la consultazione).
Non conoscendo i curricula è difficile dire qualcosa sul merito (salvo per Pierini ben noto), ma la commissione mi sembra davvero esperta per valutare seriamente e in modo indipendente una tal massa di candidati (e senza poter discriminare in base alla nazionalità: rassegnarsi).
Molti italiani (anche senesi) sono all’estero professori o ricercatori (immagino anche direttori di museo) in seguito a selezioni del genere suscitando proteste dei candidati locali come quelle che ci sono state da noi.
Credo piuttosto che il problema sarà per tutti avere a che fare con la caotica legislazione italiana, le scarse risorse e il personale più sindacalizzato, insomma di dover operare in un contesto molto difficile per riformare alcunché…come al solito vogliamo fare le nozze con i fichi secchi?
Il sindaco ha promesso che farà altrettanto seriamente per il SMS, ed è grande novità: per ora le selezioni per le sue nomine non mi sembra affatto che si siano svolte con procedure di questo tipo. Ricordate della scelta dei collaboratori della Capitale della Cultura? E ora per la Capitale italiana vi sembra che per le iniziative delicate (come il Lorenzetti in arrivo) ci siano state selezioni di questo tipo? A proposito, della Maestà di Simone si era occupato brillantemente proprio il Pierini (e anch’io le avevo dedicato qualche idea non del tutto peregrina) ma non risulta che sia stato consultato del Sindaco oggi congratulante per una celebrazione più articolata.
Per la direzione dei Musei Senesi c’è peraltro da immaginare che i candidati con titoli importanti saranno pochi non solo perché potrà essere ipotizzato il peso dei soliti criteri politici, ma anche perché il lavoro sarà (temo) ‘impossibile’: una normale esperienza museale non basta certo ad affrontare nel poco tempo previsto la massa di eterogenei problemi che si sono elencati nel bando!
Io mi sono permesso di suggerire giorni fa un ‘politico colto’ (dittico non usuale) già addentro a questi problemi, ma il sindaco non ama i consigli di chi è talora costretto a criticarlo.
Ma, come ho dovuto ammettere per un’altra situazione, i miracoli talvolta accadono!
Mario Ascheri