SIENA. Alla luce dell’inaspettato annuncio della liquidazione della Siena Biotech di sabato 13 Dicembre, i dipendenti della Società sentono il dovere morale di fare un po’ di chiarezza e di esprimere la propria opinione.
La ricerca di un farmaco è un processo lungo ed oneroso i cui ritorni economici sono sempre altamente rischiosi ed incerti, soprattutto nel campo delle malattie rare ed orfane di cura, di cui Siena Biotech si occupa. Dove l’impegno delle multinazionali farmaceutiche è drammaticamente carente, è doveroso che Enti non a scopo di lucro investano le proprie risorse a benificio di tutta la comunità. Per questo credevamo che l’impegno istutuzionale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena nella ricerca biotecnologica fosse motivo di orgoglio per la Comunità locale.
Come noto, la Fondazione ha ridotto considerevolmente i fondi già da inizio 2012. Da allora la programmazione delle attività è stata discontinua, tutto il personale è stato coinvolto in un pesante periodo di cassa integrazione fino a dolorosi licenziamenti conclusosi nel settembre 2014. Nonostante le evidenti incertezze abbiamo stipulato nuove alleanze con multinazionali farmaceutiche, portato a termine progetti europei e conseguito finanziamenti per nuovi progetti, completato una ristrutturazione aziendale, proposto e ottenuto dal Socio FMPS l’approvazione del piano industriale per il rilancio della società. Il piano prevedeva un sostegno da parte della Fondazione sino al primo trimestre 2016, quando l’Azienda sarebbe stata in grado di autosostenersi. L‘attuazione del piano avrebbe, peraltro, contribuito al consolidamento e valorizzazione dell’obiettivo programmatico della Regione Toscana di investire nel campo delle Scienze della Vita.
Con grande sgomento, sabato abbiamo appreso dalla stampa che la Fondazione, dopo aver condiviso ed approvato il piano di rilancio, ha deciso di porre la parola fine a Siena Biotech, vanificando l’intenso lavoro degli ultimi anni e i risultati scientifici raggiunti.
Riteniamo di essere, forse, vittime di uno sconosciuto disegno politico, e respingiamo a gran voce accuse ingiustificate, gratuite e faziose riportate dalla stampa negli ultimi giorni.
Noi lavoratrici e lavoratori non ci riconosciamo nell’immagine di realtà “improduttiva e parassita” e difficilmente accetteremo di perdere il posto di lavoro ma mai accetteremo di perdere la nostra dignità.
I lavoratori Siena Biotech