TORRITA DI SIENA. In qualità di Capogruppo del P.d.L., sia personalmente che a nome dei Consiglieri del mio gruppo, rinnovo al Sindaco, al Consiglio e a tutti i dipendenti la nostra stima, lo faccio alla luce di un rapporto sano, tenuto sempre fuori dal gioco dei ruoli.
In questo mandato ci siamo confrontati già dai primi momenti con forza, serietà ed impegno, tanto che un assessore di Sinalunga, che aveva assistito ad un nostro Consiglio Comunale, in modo scherzoso, a me e all’Assessore Chechi ci ha detto:” Movimentato il vostro Consiglio! Però con questi toni mi piace”.
Il nostro operato di oppositori vanta qualche centinaio di articoli sulla stampa, di interrogazioni, di mozioni, e tutti gli argomenti sono stati affrontati in modo approfondito e con il massimo impegno.
Per tutte le risposte che abbiamo ritenuto non soddisfacenti, ci siamo rivolti ai competenti uffici affinché fossero approfondite e ci dessero dei responsi certi; per fare degli esempi, abbiamo ritenuto opportuno portare a conoscenza sia la Procura della Repubblica che la Procura territoriale della Corte dei Conti per alcune questioni.
Questi atti però, hanno sempre portato in calce un nome, un cognome, oltre che un indirizzo, recapito telefonico ed e-mail.
Questi assurdi scritti anonimi, tanto insignificanti quanto vigliacchi, oltre a non dare nessun contributo per la gestione e lo sviluppo del territorio, rischiano di distrarre o addirittura svogliare chi vuole operare per il bene di Torrita di Siena.Sono sicuro che nessun torritese vorrebbe essere guidato o vorrebbe ascoltare i consigli di chi agisce in modo così subdolo e scorretto, senza avere il coraggio delle proprie azioni.
Pertanto, al Sindaco ed ai dipendenti infangati, va un mio personale appello di continuare a lavorare in modo sereno, perché le loro azioni, come le nostre, sono sempre seguite da una firma, la quale garantisce democrazia, perché chiunque non condivida l’operato, può agire trovando sempre chi ha gestito quella cosa o quell’altra, e non come il vigliacco (o vigliacchi) che offende senza avere il coraggio di farlo perché nascosto dietro l’anonimato.
Ricevere offese o minacce in modo anonimo, vi garantisco per esperienza personale che dà veramente fastidio, però la democrazia deve vincere e chi vuole essere ascoltato faccia le cose alla luce del sole ed abbia il coraggio delle proprie azioni.
Giovanni Di Stasio
Capogruppo P.d.L. Torrita di Siena