SIENA. "Lunedi 18 Ottobre 2010 gli studenti tornano ad affiancare i Lettori di lingua dell'Università degli Studi di Siena nella battaglia che da mesi li vede coinvolti contro l'indiscriminato taglio al loro stipendio, contro l'indiscriminata diminuzione dell'offerta formativa, per denunciare, insieme, il comportamento di un'amministrazione che invece di tutelare le proprie risorse le annichilisce.
In occasione del Consiglio di Amministrazione, i CEL si reinventano "galleristi" organizzando una mostra un po' atipica… ciò che è esposto nei locali del Rettorato, infatti, non sono opere d'arte contemporanea, bensì tutto ciò che testimonia la mobilitazione che ormai da mesi li vede protagonisti.
Davanti alle NON risposte di chi gestiva e gestirà il nostro Ateneo con i suoi problemi, torniamo più determinati ed uniti di prima.
La lotta dei Lettori e degli studenti continua ad essere la stessa; per il diritto alla conoscenza e al lavoro.
L'ultima dimostrazione di "inerzia" di chi dovrebbe assumersi le responsabilità politiche di questa situazione, è stato l'incontro con il Rettore Silvano Focardi, in occasione dell'occupazione simbolica del Centro Linguistico d'Ateneo di Lunedi 11 Ottobre organizzata dagli studenti del DAS. Ancora una volta il Rettore ha "giocato" a scaricare le colpe e le responsabilità su chi c'era prima di lui; più grave l'atteggiamento tenuto dal futuro Rettore, Angelo Riccaboni, che ha disertato ingiustificatamente l'invito di noi studenti.
Davanti a quello che si configura come un empasse politco, una sorta di paralisi burocratica o pseudo tale, noi sappiamo che in realtà si nascondono delle scelte ben precise conformi ad una prassi di svilimento e progressivo smantellamento della nostra università.
Emblematico il caso del Corso di Laurea in Lingue che molto probabilmente non partirà il prossimmo anno; scelta politica questa, palesata proprio dai provvedimenti presi nei confronti dei lettori, sui quali si reggeva l'intero corso di laurea.
Tutto ciò è inaccettabile, non resteremo a guardare. La grave crisi che da tempo attanaglia l'Ateneo di Siena ha inevitabilmente coinvolto anche una delle sue sedi dislocate: Arezzo. Qui gli studenti di UNISIM da mesi si mobilitano non solo contro il DDL Gelmini ma anche contro gli effetti sortiti dalla crisi dell'Ateneo, tra i quali i tagli subiti dai Lettori. La protesta degli studenti è sfociata nell'occupazione dei locali della Facoltà di Lettere.
La collaborazione nata con gli studenti di Arezzo si configura come un nuovo motore di lotta che ci vede coinvolti nella volontà di contrastare le scellerate politiche governative (nazionali e locali) volte allo smantellamento dell'università pubblica.
Solidarizziamo anche con il Tecnico Amministrativo di san Miniato, con tutti quei lavorati che oggi sono presenti in Rettorato, anch'essi vittime di quelle scelte che ormai da tempo denunciamo.
Siamo uniti e per questo siamo più forti. E' finito il tempo dell'attesa e della speranza in risposte che discendono dall'alto, dai vertici. E' arrivato, o forse, è tornato il tempo di cercare e di attuare delle forma di lotta che coinvolgano, DAL BASSO, tutti coloro i quali che per troppo tempo hanno subito le scelte, senza avere la possibilità di compartecipare ad esse.
E' il momento che studenti e lavoratori tornino uniti a lottare contro l'assalto di chi fa pagar loro i costi di una crisi generata dalla propria incompetenza o forse, nel più inquietante ma plausibile degli scenari, per perseguire e difendere i propri, soli, interessi.
DAS -DimensioneAutonomaStudentesca-UNISIM -studenti di Arezzo
In occasione del Consiglio di Amministrazione, i CEL si reinventano "galleristi" organizzando una mostra un po' atipica… ciò che è esposto nei locali del Rettorato, infatti, non sono opere d'arte contemporanea, bensì tutto ciò che testimonia la mobilitazione che ormai da mesi li vede protagonisti.
Davanti alle NON risposte di chi gestiva e gestirà il nostro Ateneo con i suoi problemi, torniamo più determinati ed uniti di prima.
La lotta dei Lettori e degli studenti continua ad essere la stessa; per il diritto alla conoscenza e al lavoro.
L'ultima dimostrazione di "inerzia" di chi dovrebbe assumersi le responsabilità politiche di questa situazione, è stato l'incontro con il Rettore Silvano Focardi, in occasione dell'occupazione simbolica del Centro Linguistico d'Ateneo di Lunedi 11 Ottobre organizzata dagli studenti del DAS. Ancora una volta il Rettore ha "giocato" a scaricare le colpe e le responsabilità su chi c'era prima di lui; più grave l'atteggiamento tenuto dal futuro Rettore, Angelo Riccaboni, che ha disertato ingiustificatamente l'invito di noi studenti.
Davanti a quello che si configura come un empasse politco, una sorta di paralisi burocratica o pseudo tale, noi sappiamo che in realtà si nascondono delle scelte ben precise conformi ad una prassi di svilimento e progressivo smantellamento della nostra università.
Emblematico il caso del Corso di Laurea in Lingue che molto probabilmente non partirà il prossimmo anno; scelta politica questa, palesata proprio dai provvedimenti presi nei confronti dei lettori, sui quali si reggeva l'intero corso di laurea.
Tutto ciò è inaccettabile, non resteremo a guardare. La grave crisi che da tempo attanaglia l'Ateneo di Siena ha inevitabilmente coinvolto anche una delle sue sedi dislocate: Arezzo. Qui gli studenti di UNISIM da mesi si mobilitano non solo contro il DDL Gelmini ma anche contro gli effetti sortiti dalla crisi dell'Ateneo, tra i quali i tagli subiti dai Lettori. La protesta degli studenti è sfociata nell'occupazione dei locali della Facoltà di Lettere.
La collaborazione nata con gli studenti di Arezzo si configura come un nuovo motore di lotta che ci vede coinvolti nella volontà di contrastare le scellerate politiche governative (nazionali e locali) volte allo smantellamento dell'università pubblica.
Solidarizziamo anche con il Tecnico Amministrativo di san Miniato, con tutti quei lavorati che oggi sono presenti in Rettorato, anch'essi vittime di quelle scelte che ormai da tempo denunciamo.
Siamo uniti e per questo siamo più forti. E' finito il tempo dell'attesa e della speranza in risposte che discendono dall'alto, dai vertici. E' arrivato, o forse, è tornato il tempo di cercare e di attuare delle forma di lotta che coinvolgano, DAL BASSO, tutti coloro i quali che per troppo tempo hanno subito le scelte, senza avere la possibilità di compartecipare ad esse.
E' il momento che studenti e lavoratori tornino uniti a lottare contro l'assalto di chi fa pagar loro i costi di una crisi generata dalla propria incompetenza o forse, nel più inquietante ma plausibile degli scenari, per perseguire e difendere i propri, soli, interessi.
DAS -DimensioneAutonomaStudentesca-UNISIM -studenti di Arezzo