"Dobbiamo vigilare sulle risorse allocate dal Governo"
SIENA. Nella mia vita da pendolare per anni ho viaggiato tra Siena a Pisa vivendo i disagi dei tanti senesi che ogni giorno devono passare da Empoli per raggiungere il capoluogo o la costa. Viviamo in una provincia dal paesaggio straordinario, ma carente dal punto di vista infrastrutturale. La tratta ferroviaria tra Siena e Firenze sembra più un percorso turistico che la via obbligata per chi deve muoversi per ragioni di studio e lavoro. E’ un po’ come se centinaia di pendolari dovessero, ogni giorno, prendere la funivia con il beneficio di vedere le vette delle montagne.
Il raddoppio Empoli-Granaiolo. Il viceministro delle Infrastrutture Nencini, nei giorni scorsi, ha elencato le risorse per le opere toscane. Tra queste alcune sono destinate all’elettrificazione della tratta Empoli-Siena ed il raddoppio della Empoli-Granaiolo. Quest’ultimo traguardo è frutto dell’impegno degli amministratori locali e dei parlamentari del territorio. Dopo il raddoppio del binario fra Poggibonsi e Certaldo, inaugurato nel giugno 2006, il tratto di 11 km fra Granaiolo ed Empoli consentirà di ridurre la durata dei collegamenti ferroviari tra Siena-Firenze a un’ora, e tra Poggibonsi e Firenze a circa 40 minuti, utili anche per raggiungere l’unico nodo di scambio dell’alta velocità presente nella nostra Regione. E soprattutto garantirà un maggiore rispetto degli orari ed un eventuale potenziamento dei collegamenti.
L’elettrificazione. Anche l’elettrificazione sarà benvenuta, per garantire un trasporto dignitoso dei passeggeri, (oggi spesso non lo è) e offrire servizi aggiuntivi, come il wifi. Non riuscirà però ad incidere sui tempi di percorrenza perché su una linea che rimane a binario singolo da Poggibonsi a Siena, ogni intervento presenta molti problemi.
Il futuro. Vi sono tempi brevi, nei quali deve essere massima l’attenzione della politica nell’allocazione delle risorse e nella realizzazione delle opere programmate. Vi sono tempi medi per pensare al futuro del territorio. Siena e la Valdelsa per crescere dovranno affrontare la sfida posta dagli impegni europei che prevedono di trasferire il 30% del trasporto merci dalla gomma sul ferro entro il 2030 e il 50% ed entro il 2050. Dobbiamo cominciare a riflettere su quale sia il punto di attracco-nord ottimale per la città capoluogo ed il suo circondario. Io credo che i confini e lo sviluppo urbanistico della città capoluogo debbano essere discussi con serietà rispetto ad una prospettiva che riguarda tutti i cittadini di Siena e dei comuni limitrofi. Questo riguarda anche i servizi di trasporto, che devono definire obiettivi realistici per costo e per utenza. Adesso la priorità è quella di avere un servizio su gomma affiancato da un servizio ferroviario competitivo, o almeno integrato per orari e offerta.
Luigi Dallai, deputato del Partito democratico