SIENA. In un momento in cui il Governo sta portando un attacco che rischia di essere mortale per l’ Insegnamento e la Ricerca, l’ Università degli Studi di Siena presenta una situazione di bilancio confusa, contraddittoria e pericolosa.
Sui giornali le cifre del “buco dell’ Ateneo” sono in costante crescita. Già è chiaro comunque come la nostra Università sia vissuta da lungo tempo, non tanto al di sopra dei propri mezzi, quanto con una finanza, che definire “allegra”, puo’ essere troppo morbido. Lo stesso Direttore Amministrativo ha pubblicamente riferito come da anni si stesse battendo, inutilmente, perche’ i conti fossero messi sotto controllo.
Già sappiamo che per gli oneri non assolti verso l’Inpdap negli anni passati, saranno sborsati nei prossimi anni milioni di euro in interessi, denaro che viene bruciato e che non sarà disponibile per far crescere l’ Ateneo e dare servizi agli studenti e al personale. L’ improvvisa scoperta di un ulteriore ammanco per piu’ di 30 milioni di euro al 2007, per ulteriori oneri Inpdad e Irap non pagati, e la completa utilizzazione del fido (pari a 20 milioni di euro), non fa altro che aggiungersi ad una gestione poco responsabile che data da lungo tempo, oltre a creare un problema drammatico di immediata disponibilità. Mentre apprendiamo con soddisfazione le intenzioni del Rettore e del Direttore Amministrativo di voler tutelare posti di lavoro e stipendi, e di non voler ricorrere per alcuna ragione al meccanismo, perverso, della trasformazione a Fondazione dell’ Ateneo, riteniamo necessario che:
– i punti presentati dalle Organizzazioni Sindacali locali volti ad assicurare la continuità degli stipendi e del lavoro dei dipendenti, il non utilizzo della trasformazione in Fondazione, e la istituzione di un tavolo permanente di confronto e gestione dell’ attuale crisi dell’ Ateneo, vengano assunti e sottoscritti formalmente alla prossima riunione del Consiglio di Amministrazione dell’ Ateneo;
– la gestione della situazione di crisi avvenga in modo trasparente a tutta la comunità universitaria, alle Istituzioni cittadine e alla cittadinanza stessa.
– vengano quanto prima chiarite in modo certo l’entità del disavanzo dell’ Ateneo e la strategia per affrontare la situazione
Risulta parimenti indispensabile l’accertamento delle responsabilità del dissesto economico che si è venuto a creare, eventualmente anche a livello giudiziario.
Sinistra Democratica ritiene l’ Università degli Studi di Siena un fattore importantissimo per la città e la sua provincia, sia sul versante economico che in termini di conoscenza e cultura e dunque necessario, da parte di tutte le parti coinvolte, ognuna con la propria responsabilità, di provvedere affinché nel piu’ breve tempo possibile si possa uscire dalla situazione incresciosa in cui l’ Ateneo versa.