Siamo esterrefatti dalla chiusura di alcune vie che per loro natura potevano essere senz'altro teatro di un ottimo esercizio sciistico per la nostra comunità
SIENA. Tra le attività previste dall’amministrazione comunale all’interno delle varie manifestazioni podistiche e cicloturistiche, giustamente non poteva mancare anche una impegnativa gara sciistica da imporre a tutta la cittadinanza.
E’ un sindaco, Bruno Valentini, che pensa alla salute dei propri concittadini. Li costringe a chiudersi in casa, oppure, viste le appena concluse olimpiadi invernali, ad allenarsi senza tregua per cercare di emulare le eroiche gesta della campionessa Arianna Fontana, fresca medaglia d’oro nei 500 m di short track. A nulla vale la considerazione dell’età media dei nostri concittadini, oggi o tutti a pattinare o tutti a casa.
Comprendendo che una nevicata di queste dimensioni non si vedeva dal ’56, possiamo concedere allo sportivissimo Sindaco di aver previsto l’evento apocalittico con congruo anticipo e di essersi attivato prontamente chiudendo strade e lanciando comunicati rassicuranti sin da ieri.
Siamo esterrefatti dalla chiusura di alcune vie che per loro natura potevano essere senz’altro teatro di un ottimo esercizio sciistico per la nostra comunità. Niente paura, ci rifaremo con Via Vallerozzi e Via del Comune che da
stamattina sono un’unica lastra di ghiaccio tale da offrire un campo gara di altissimo livello.
Una richiesta però dobbiamo farla a gran voce al nostro primo cittadino: almeno uno skilift o una piccola seggiovia ce li doveva concedere!
Cogliere il lato ironico dei fatti è l’unico modo per poter resistere alla superficialità di un’amministrazione che oggi ha costretto tutti i suoi concittadini agli straordinari, non pagati, per andare a lavoro, per portare i figli a scuola, per svolgere le normali attività quotidiane e per cercare di restare incolumi.
Gli interrogativi sulla paralisi di una comunità per una spolverata di neve si potrebbero sprecare, ne basti uno per tutti, i servizi che questa amministrazione ci offre, o meglio ci impone, sono realmente commisurati alla tassazione più alta d’Italia?
E’ un sindaco, Bruno Valentini, che pensa alla salute dei propri concittadini. Li costringe a chiudersi in casa, oppure, viste le appena concluse olimpiadi invernali, ad allenarsi senza tregua per cercare di emulare le eroiche gesta della campionessa Arianna Fontana, fresca medaglia d’oro nei 500 m di short track. A nulla vale la considerazione dell’età media dei nostri concittadini, oggi o tutti a pattinare o tutti a casa.
Comprendendo che una nevicata di queste dimensioni non si vedeva dal ’56, possiamo concedere allo sportivissimo Sindaco di aver previsto l’evento apocalittico con congruo anticipo e di essersi attivato prontamente chiudendo strade e lanciando comunicati rassicuranti sin da ieri.
Siamo esterrefatti dalla chiusura di alcune vie che per loro natura potevano essere senz’altro teatro di un ottimo esercizio sciistico per la nostra comunità. Niente paura, ci rifaremo con Via Vallerozzi e Via del Comune che da
stamattina sono un’unica lastra di ghiaccio tale da offrire un campo gara di altissimo livello.
Una richiesta però dobbiamo farla a gran voce al nostro primo cittadino: almeno uno skilift o una piccola seggiovia ce li doveva concedere!
Cogliere il lato ironico dei fatti è l’unico modo per poter resistere alla superficialità di un’amministrazione che oggi ha costretto tutti i suoi concittadini agli straordinari, non pagati, per andare a lavoro, per portare i figli a scuola, per svolgere le normali attività quotidiane e per cercare di restare incolumi.
Gli interrogativi sulla paralisi di una comunità per una spolverata di neve si potrebbero sprecare, ne basti uno per tutti, i servizi che questa amministrazione ci offre, o meglio ci impone, sono realmente commisurati alla tassazione più alta d’Italia?
Andrea Corsi
Massimo Bianchini
Marco Falorni