SIENA. Si può discutere all'infinito se il Costituto del 1309-1310 del Comune rientri tra le "circostanze o avvenimenti di carattere assolutamente eccezionale" che giustificano il palio straordinario ai sensi del Regolamento del Palio. La ricorrenza dei 700 anni dall'approvazione di uno statuto per vari motivi eccezionale nell'Italia del tempo (e ben diverso dallo statuto attuale del Comune!), può essere sicuramente ritenuta una 'circostanza' 'eccezionale'. Come sarebbe stato plausibile ricordarne i 650 anni nel 1959-60, ma allora – per quanto ne so – non lo propose nessuno. Non a caso. Quando, un 20-25 anni fa, avanzai la proposta a un ente senese di ripubblicare il testo del Costituto già edito nel 1903 dal benemerito studioso, e sindaco di Siena, Alessandro Lisini, la risposta fu tiepida, ossia negativa, e perciò poi tornai alla carica con la Fondazione. Del resto gli storici stessi allora non se ne occupavano che marginalmente. Se è consentita una citazione personale, ero il solo con il linguista Salem El Sheik (poi principale curatore della nuova edizione presso la Fondazione MPS) che da anni lo pubblicizzava, in Italia e all'estero. Capirete quindi l'imbarazzo con cui propongo ora, con molta comprensibile difficoltà, di non correre il palio che qualcuno ha già battezzato, per prendermi in giro, "dell'Ascheri"!
Perché questo mio 'no', si dirà meravigliati e scandalizzati?
Solo perché abbiamo un altro fatto incombente che mi sembra comparativamente più importante per l'identità storica di Siena e nell'immaginario collettivo dei senesi: Montaperti 1260. L'anno prossimo ricorre infatti il 750esimo di quella battaglia, tra le più importanti e famose della storia italiana. Come non pensare a un palio straordinario, anche per festeggiare – se la si vuol mettere saggiamente così – la pace finalmente ritrovata con i fiorentini dopo secoli di scontri? Visto che non sembra potersi pensare, soprattutto a causa della crisi che ci attanaglia, a due palii straordinari così ravvicinati – 2009 e 2010 – la scelta mi sembra forzata.
Quindi sì, caro sindaco, ok allo straordinario, ma nel 2010. Così si festeggerà anche, speriamo, la ripresa generale. Si può anche pensare a qualche furbizia. Il 2010 – come s'è visto – è sempre 'anno di Costituto'! Le due grandi ricorrenze civili (e la guerra era un fatto altamente 'civile', per l'impegno generale della cittadinanza che implicava) della Repubblica di Siena potrebbero essere festeggiate congiuntamente allora. Si fa contento il sindaco e, soprattutto, si rispetta la storia.
Mario Ascheri