SIENA. Dal maestro Adriano Fontani riceviamo e pubblichiamo.
“Non bastava che il Giudice del Lavoro di Siena annullando il mio licenziamento in tronco decretasse nella sua comunque coraggiosa e benemerita sentenza del 15-7-2019 la restituzione da parte del MIUR di sole 12 mensilità arretrate invece di tutte e 33 i mesi di stipendio da me persi a causa di un licenziamento illegittimo (cercheremo di recuperare i 21 mesi persi nell’appello in corso)!
Non basta che la scuola tuttora rifiuti dal 15 luglio di darmi pure questi soli 12 (+1 tredicesima) mesi di arretrati!
Non bastava che la scuola abbia rifiutato di reintegrarmi per 4 mesi, facendolo solo in data 12-11-2019 e che quindi decretasse al MEF la dazione degli stipendi correnti dal 12 novembre invece che dal 15 luglio, facendomi così perdere altri 4 mesi di stipendi correnti.
Un solerte funzionario regionale è riuscito a non far seguire al Decreto di Reintegro fatto dalla stessa scuola il 12 novembre le necessarie semplici manovre sui terminali e sui Siti di MEF, MIUR, INPS,… per rendere attivo il mio reinserimento!
COSÌ, ad oggi 14 dicembre 2019, IO NON SOLO NON HO RICEVUTO 1 SOLO EURO DI ARRETRATI MA NON RISCUOTO LO STIPENDIO CORRENTE NEPPURE DOPO UN MESE PIENO DI INSEGNAMENTO NÉ LA TREDICESIMA CHE TUTTI I MIEI COLLEGHI HANNO GIA’ RICEVUTO IERI.
Praticamente chi di dovere all’Ufficio Scolastico pare che dica alla segreteria di Asciano che lo sollecita di dover interrogare il MIUR per conoscere la procedura di reinserimento da fare dopo aver detto loro in precedenza di averlo già fatto, e rifiuta di applicare perfino il Decreto di Reintegro alla fine, sotto pressioni generali, FATTO DALLA STESSA SCUOLA e dopo oltre un mese non mi reinserisce nei terminali e nei vari siti della PA (INPS, MIUR, MEF,…), manovra da pochi clic che chi è esperto fa in alcuni minuti.
Ne consegue che agli effetti dell’organico e dello stipendio io per la nostra pubblica amministrazione resto ancora licenziato e destituito, mai ri-assunto, uno sconosciuto!! Ma, guardacaso, quando fui licenziato il 31 ottobre 2016 dopo pochi giorni io ero stato con zelo già depennato e cancellato da tutti i siti e da tutti i terminali della pubblica amministrazione: MIUR, INPS, MEF… tanto che dopo pochissimi giorni, in data 7 novembre, in un colloquio al “Provveditorato” di Siena dove dovetti recarmi per fare Accesso agli Atti detto funzionario non mancò di ricordarmi con disprezzo che “…lei ormai non fa neppure più parte della nostra Amministrazione”.
Così io non ricevo 1 solo euro dal MIUR/MEF da 3 anni esatti (inizio gennaio 2017) né di stipendi arretrati né di stipendi correnti, mentre io IN UNO STATO DI DIRITTO secondo sentenza io avrei dovuto ricevere già a luglio circa 23mila euro di stipendi arretrati e, ad ora, 5 mesi di stipendi correnti più 1 tredicesima.
Che dire? Ormai non ci sono più parole, sono finiti pure gli aggettivi!
Né posso io rivolgermi alla locale Procura per denunciare questi chiari abusi, gli ennesimi di 15 anni di sfacciata persecuzione scolastica, visto che l’accesso alla Giustizia Penale mi è sostanzialmente inibito dal 2005, con la sistematica, scontata e preannunciata archiviazione (rectius: insabbiamento) del “101” % delle mie numerose e ben documentate denunce (salvo un solo PM in un triennio passato), tanto che in 3 ben documentate interrogazioni/interpellanze parlamentari presentate sulla mia odissea alla Camera ed al Senato al Ministro della Giustizia già tra settembre 2010 e maggio 2011 i parlamentari interroganti denunciavano che ero chiaramente vittima da parte di PM e GIP qui a Siena di “persecuzione, accanimento e massacro giudiziario”.”