Il candidato del PD
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SIENA. Chiedo un piccolo spazio per replicare alla ex compagna (di partito) Antonella Buscalferri che mi chiama in causa dopo le mie riflessioni sul suo volantinaggio contro Fondazione e Banca. Ho detto che più bello sarebbe stato se la Buscalferri si fosse dimessa dal suo ruolo di deputata della Fondazione MPS, prima di attaccarla e mi sembra perfino ovvio, visto che in quella veste poteva rivolgere quelle critiche dentro l’organo di indirizzo alla quale è stata chiamata a sedere (e a decidere). Critiche mai mosse nei suoi sei anni di mandato. Leggendo la sua replica, noto che sostanzialmente non porta alcun elemento nuovo e che il mio ragionamento resta valido: meglio avrebbe fatto a dimettersi. Poi, naturalmente, ognuno fa come vuole, io mi sarei sentito in difficoltà a tenere il piede in due staffe e avrei preferito o non intervenire pubblicamente o fare un passo indietro in Fondazione. Tutto qua.
Il mio intervento non conteneva calunnie od ingiurie, solo fatti esposti pacatamente. Come pacatamente voglio dire all’ex compagna che, per fortuna, essendo in democrazia ho diritto di esprimere le mie opinioni, esercitare critica e dissenso, almeno quanto lei. Ma non so perché capita spesso che chi critica poi a sua volta non accetti di essere criticato, come se il diritto a dissentire fosse a senso unico. Non ho ben capito, infine, perché la sua funzione di pubblico ufficiale la esimerebbe dal subire osservazioni. Antonella è un medico stimato, lo so bene, ma non sapevo che per questo avesse il diritto all’esenzione dal ticket della critica. Si vede che dobbiamo pagarlo solo noi.
Lorenzo Brenci, candidato Pd Siena al consiglio comunale