I sanitari vogliono conservare il potere consultivo
Il comportamento auto-referenziale della direzione aziendale che oscura spesso i passaggi di consultazione e di concertazione, umilia e svuota di significato gli organismi di “governance aziendale” anche quando rappresentano organismi elettivi. Ci sembra molto grave, perché reiterato, il comportamento tenuto dai vertici aziendali. Non si tratta solo di una questione formale ma riteniamo che la condivisione delle scelte strategiche con gli organismi elettivi rappresenti un momento fondamentale sia per individuare le scelte più opportune che per aumentare il senso di appartenenza dei professionisti all’Azienda.
I Sanitari presenti hanno espresso un aperto dissenso con 8 voti a favore e 16 voti di opposto segno fra astenuti e contrari; la votazione è stata preceduta da un serrato dibattito in cui i Sanitari presenti hanno espresso il loro disagio chiedendo di stigmatizzare, nel verbale, il comportamento prevaricante della direzione aziendale.
La mancanza di un confronto reale sui programmi e sulle decisioni operative rendono i professionisti estranei alla “strategia aziendale” creando un clima interno di frustrazione ed impotenza che già presenta i suoi primi frutti negativi. Infatti, risultiamo l’ultima Azienda toscana per la qualità del clima interno, come evidenziato dall’indagine condotta dal laboratorio MES del S. Anna di Pisa.
Non sappiamo se la posizione espressa dal Consiglio dei Sanitari possa rappresentare quel segnale forte nei confronti della direzione aziendale, ma certamente sarebbe estremamente grave se non venisse interpretato come una forte richiesta di maggior confronto e condivisione delle scelte strategiche aziendali.
Leonardo Di Cosmo, Pasquale D’Onofrio, Elisabetta Guidoni, Walter Livi, Mario Marini, Giuseppe Marotta, Angelo Mascolo, Raffaele Rocchi, Paolo Rossi