"É davvero dalla parte degli agricoltori?", si chiedono tra l'altro
SIENA. E’ fare l’interesse degli agricoltori obbligare gli agenti a ritirare le deleghe, invischiandosi in faccende che teoricamente dovrebbero riguardare solo le associazioni agricole????
E’ fare l’interesse degli agricoltori disfarsi del patrimonio per migliorare la situazione economica del Consorzio Agrario?
E’ fare gli interessi degli agricoltori pagare ogni anno (e chi lo sa) lo stipendio di un direttore che, vantando esperienze decennali in altri consorzi, non s’è ancora capito che progetti vuole portare avanti a Siena, e che nonostante le promesse, chiuderà il bilancio ancora in perdita? Nonostante l’ulteriore vendita del patrimonio?
E’ fare gli interessi degli agricoltori pagare ogni anno 50.000 euro per compensare l’attività di un presidente che, pur sventolando la bandiera del rinnovamento, occupa all’interno del consiglio del Consorzio Agrario di Siena un posto da oltre 10 anni ed è pronto a ricandidarsi nuovamente?
E’ fare gli interessi degli agricoltori mantenere rendite di posizione all’interno di un consiglio, formato da rappresentanti che si mostrano avidamente legati alla poltrona e che restano in carica per decenni?
E’ fare gli interessi degli agricoltori premiare nella struttura gli uomini di fiducia del presidente anziché far valere i meriti e le capacità del personale?
E’ fare gli interessi degli agricoltori disporre degli spazi, dei mezzi, degli uomini del Consorzio Agrario in modo quasi privatistico, come fossero roba propria, mandandoci nelle aziende agricole a raccogliere deleghe per Ligas?
E se qualcuno vuole, la prossima volta faremo i nomi degli agenti e delle aziende visitate
Lettera firmata