"Le macerie della lotta sul Quirinale non ostacolino la partita sul Monte"
SIENA. Riavere Sergio Mattarella al Quirinale è garanzia di equilibrio, terzietà, difesa della Costituzione. La sua conferma rappresenta un bene per il Paese. Ma sancisce le enormi difficoltà di una politica che non è stata in grado di scegliere il sostituto.
Quella politica oggi, però, è chiamata a ripartire. Con l’azione di un governo sorretto da una maggioranza anomala, che in quanto tale non potrà non risentire di questa settimana che ha mostrato chiaramente divergenze e fratture, fra le coalizioni e all’interno degli stessi partiti.
Più che un programma di legislatura, alla politica va chiesta la messa in salvaguardia di alcune partite fondamentali. Da sottrarre allo scontro politico, già emerso, e che si farà feroce nei mesi a venire, propedeutico all’appuntamento elettorale che molti – più di quanti lo dicono apertamente – vorrebbero ravvicinato.
Più che un programma di legislatura, alla politica va chiesta la messa in salvaguardia di alcune partite fondamentali. Da sottrarre allo scontro politico, già emerso, e che si farà feroce nei mesi a venire, propedeutico all’appuntamento elettorale che molti – più di quanti lo dicono apertamente – vorrebbero ravvicinato.
Certo la lotta al Covid e la campagna vaccinale. Certo, come va di moda dire, l’atterraggio dei progetti del PNRR. Certo la sterilizzazione delle bollette di gas e luce, per famiglie ed imprese.
Ma c’è anche una quarta partita, strategica, da mettere in sicurezza: la permanenza dello Stato quale azionista di maggioranza nel Monte dei Paschi di Siena. Almeno finché non sarà superata definitivamente la Pandemia, e siano tornate tutte le condizioni per operazioni di mercato che possano definirsi realmente tali.
Le macerie che la settimana a camere congiunte ha prodotto non ostacolino, dunque, questo percorso.
A tutte le forze politiche che hanno pubblicamente gioito per la scelta di non cedere MPS ad Unicredit l’onere di essere conseguenti a quegli entusiasmi a mezzo stampa, indirizzando l’azione del Governo per una definitiva revisione dell’accordo di salvataggio del 2017.
E comunque le macerie della lotta sul Quirinale non ostacolino la partita sul Monte.
Associazione Confronti