Il referente di ReS si rivolge alle forze democratiche e riformiste del territorio
SIENA. Da Alessandro Conforti di ReS Siena riceviamo e pubblichiamo.
“La nostra splendida città ha di fronte a sè la possibilità di riscattarsi ma dobbiamo vivere questa fase cruciale ed inedita sentendoci comunità vera.
Sentirsi comunità significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa pensarsi dentro un futuro comune da costruire insieme.
Dobbiamo avere la capacità di governare questa complessità: oggi abbiamo una società in forte evoluzione, molto frammentata, ferita ed impaurita dalle sfide del futuro.
La pandemia ha prodotto nuove consapevolezze: da un lato ha fatto emergere con forza la nostra vulnerabilità, dall’altro la certezza che siano tutti interconnessi ed interdipendenti e non solo… ma il dato che deve essere colto proprio come un forte mutamento antropologico è che abbiamo capito che dobbiamo cambiare non solo il nostro stile di vita ma anche il nostro modo di produrre, di consumare e di socializzare. Insomma, dobbiamo fare del cambiamento il passepartout per il nuovo mondo che andremo ad abitare.
Ecco perché vogliamo rivolgere un forte appello a tutte le forze democratiche e riformiste affinché Siena torni grande valorizzando le proprie intelligenze con uno spirito autorigenerativo di forze e di energie che sono presenti nel tessuto sociale.
A Siena nel 1309 nello statuto di Siena sta scritto: “Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città per ragione, diletto e allegrezza dei forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini”. Trent’anni dopo tra il 1338 e il 1339 il grande Ambrogio Lorenzetti dipinse il ciclo di affreschi sugli effetti del buon e del cattivo governo in città e nella campagna.
Insomma già più di 700 anni fa Siena aveva già un idea chiara di cosa dovesse fare un buon amministratore pubblico…
Con queste nuove consapevolezze è indispensabile avere e promuovere un grande progetto di sviluppo per Siena e il suo territorio, che sia in grado di incarnare una crescita e una rinascita culturale, sociale ed economica.
La transizione ecologica e digitale rappresenta un obiettivo prioritario per il paese, come del resto prevedono gli indirizzi dell’Unione Europea, destinando a tali trasformazioni i due terzi dei piani nazionali di ripresa e resilienza.
Infatti il Recovery Plan e il patto finalizzato alla NextGeneration potrà avere successo solo se sapremo esprimere grande e precisa progettualità.
Per Siena si tratta di un’occasione unica, se sapremo coglierla. Siena rappresenta in tutto il mondo un’icona della sostenibilità ambientale, sociale ed economica e delle felici connessioni tra queste tre dimensioni. Tutti gli osservatori internazionali sono affascinati da un territorio come il nostro, nel quale lo sviluppo delle scienze della vita e della sanità è tradizionalmente innestato in un contesto culturale e sociale ricco di storia, tradizioni, istituzioni, conoscenze e prestigiose università, mentre nelle campagne il rispetto della natura ha prodotto bellezza ed elementi di eccellenza competitivi distinti.
È indispensabile, però, giocare in un agorà più grande, bisogna pensare in ottica di territorio ampio, che va oltre le mura cittadine ed abbraccia lo splendido territorio circostante ricco e caratterizzato da economie di pregio che tra di esse possono essere messe in rete in modo sinergico…
Dal polo del camper al chimico farmaceutico, dall’agro-alimentare ed enogastronomico al patrimonio culturale ed artistico, il tutto vissuto in e con uno spirito di autentica convivialità che diventa elemento distintivo di un territorio nel suo insieme.
Abbiamo avviato come ReS una riflessione in città su quale modello di sviluppo e con quali finalià Siena può rilanciarsi ed è emerso un dibattito virtuoso che riassumeremo a breve in un vero e proprio piano strategico che offriremo all’opinione pubblica con quello spirito di servizio che ci contraddistingue senza velleità ma ricercando la massima collaborazione tra le forze in campo.
Il piano che diventerà il terreno di riflessione per le prossime scadenze (suppletive politiche e prossime amministrative) sarà animato da identità e responsabilità assieme alla necessaria creatività che l’eccezionalità del momento richiede.
Per sommi capi elenchiamo alcune idee che svilupperemo compiutamente nelle prossime settimane:
1) Istituzione di un polo per la transizione ecologica e digitale permanente con lo scopo sia di attrarre investitori ed imprese sia di formare nuove professionalità con finalità occupazionali (Isola d’Arbia?).
2) Istituzione di accoglienza turistica e culturale strutturata (presso i locali ex enoteca?).
3) Ingegnerizzazione di un progetto di riqualificazione della banca MPS in un rapporto con il territorio non più di esclusività ma di reciprocità. Ruolo della Fondazione come garante di tenuta sociale ed appartenenza alla comunità senese.
4) Istituzione di Global–Service per le economie di eccellenza del territorio senese a partecipazione pubblico-privata.
5) Portare compiutamente a termine il progetto per il lancio definitivo della Fondazione SMS per la valorizzazione non solo solo del patrimonio artistico e culturale ma anche della nuova identità della città intera in modo da tornare ad essere inclusiva e aperta al mondo. Il progetto deve prevedere una integrazione del SMS con l’OPA per la realizzazione di nuovi percorsi culturali che spazino dai musei delle contrade alla riscoperta della Siena mistica con percorsi dedicati ai grandi santi senesi ed alla via Francigena.
6) Creazione di una struttura congressuale ricettiva e capiente, destinata all’organizzazione di congressi internazionali di alto prestigio che, integrata con il progetto del nuovo stadio polivalente e con la sala Calvino del Sms possa attrarre turismo di ogni tipo e in ogni stagione.
7) Riqualificazione del patrimonio urbanistico e rigenerazione urbana green ed ecosostenibile(es. Ex catasto presso il quartiere di Vico Alto) e piantumazione di alberi di alto fusto (cipressi toscani) ai lati di ogni strada e tangenziale, creazione di piste ciclabili ed aree verdi e boschi in ogni luogo per ossigenare dal traffico e consentire aree gioco e di svago per bambini e anziani. La pista ciclabile dovrebbe arrivare da nord a sud, creazione di metropolitana leggera che da Siena arriva fino a Buonconvento.
In questi mesi, e ormai da un anno, caratterizzati dalla pandemia, Siena “ha retto”, non solo al grande senso civico e di responsabilità dei senesi e delle sue istituzioni sanitarie pubbliche e private, delle contrade ma anche grazie alla straordinaria rete di solidarietà che ci caratterizza. Sono state le associazioni di volontariato che si sono adoperate per sconfiggere la solitudine e l’indigenza di molte famiglie. Senza dubbio dobbiamo riconoscere e ringraziare anche il contributo del governo nazionale e locale, che hanno in qualche modo ristorato anche parzialmente quanti sono finiti in difficoltà, ma senza dubbio se non ci fossero state le associazioni nei vari ambiti, dalla disabilità alla cultura passando per il sociale, la società si sarebbe disgregata e non saremmo oggi qui a parlare del futuro con fiducia.
Oggi facciamo un appello accorato ai responsabili politici nazionali e locali che valorizzino nella scelta dei candidati per il futuro di Siena questo mondo, il mondo dell’associazionismo e del terzo settore, che ha nelle proprie rappresentanze professionalità e competenze di grande valore e che sono ispirate ai principi di solidarietà e di giustizia sociale.
Abbiamo la necessità impellente di “far vivere il sogno” ai cittadini ed è quello di rivedere splendere Siena non solo nelle cartoline bianco-nero del passato ma nelle future suite di piattaforma digitale oltre che nel vissuto di un luogo che rappresenta un concentrato di evenienze non riproducibile altrove”.