SIENA. La vile esecuzione di Parigi non è solo un attentato barbarico contro la libertà di espressione. E’ soprattutto un tentativo di far tornare indietro la Storia, di bloccare i positivi processi culturali in atto: di incontro e di scambio tra le civiltà.
Ma è una sciagura che deve rimane temporanea, un episodio isolato. Deve sollecitare una più vigile prudenza pubblica e privata, ma non deve bloccare il dialogo interreligioso e ogni sforzo per costruire la pace nel cuore degli uomini.
Ogni organizzazione, nazionale e internazionale, ogni operatore culturale individuale o associato, deve sentire più che mai la responsabilità della propria funzione. Evitare esteriori cerimoniali e compiacenti formalismi, e darsi programmi nuovi, che incidano sui processi culturali profondi, quelli decisivi diviene ora un imperativo.
Il no all’odio e il sì alla tolleranza, alla comprensione e al ‘riconoscimento’ delle culture rimane il nostro credo.
Club Unesco Siena