"Necessarie scelte coraggiose e dolorose"

All’interno del desolante quadro italiano, il nostro ateneo sta attraversando una peculiare situazione di difficoltà che sebbene sia stata aggravata dalla sciagurata politica nazionale ha anche cause endogene che non possono essere sottaciute: è una crisi strutturale e drammatica che rischia di compromettere in modo permanente non solo l’immagine ma anche il funzionamento del nostro ateneo che è stato e deve continuare ad essere un elemento fondamentale della vita culturale e sociale della nostra comunità.
Il circolo Città Domani – Sinistra per Siena ritiene per questo che la difesa e il rilancio della nostra università debba costituire una delle questioni importanti su cui avviare la discussione in vista del rinnovo del consiglio comunale. Il futuro della città è strettamente legato al futuro dell’università, il cui ridimensionamento porterebbe con se l’impoverimento dell’intero territorio senese compromettendone le sue capacità di crescita e sviluppo.
In particolare il circolo:
-
Ritiene necessario riconfermare, anche in questo momento di crisi, l’impegno a difendere l’autonomia e l’autogoverno del nostro ateneo: solo una comunità accademica libera da condizionamenti del potere economico e politico è in grado di svolgere compiutamente la sua funzione formativa e di ricerca.
-
Considera imprescindibile stabilire le responsabilità penali e civili di chi, sia dirigente amministrativo sia dirigente accademico, ha commesso per dolo o per colpa grave una serie incredibile di gravissimi errori contabili che hanno portato alla redazione di bilanci economici dell’Ateneo del tutto errati. I dolorosi sacrifici che l’aggiustamento dei conti rende necessari saranno difficili da metabolizzare se non si farà prima chiarezza sulle responsabilità politiche e personali di chi abbia determinato la crisi.
-
Invita per questo i nuovi organi dell’ateneo a costituirsi parte civile nei processi che scaturiranno dalle indagini per difendere il decoro e l’onorabilità della comunità accademica che nella sua stragrande maggioranza non ha responsabilità diretta nell’insorgenza della crisi finanziaria.
-
Ritiene che la crisi sia strutturale non tanto per il forte indebitamento, quanto per lo sbilancio milionario a due cifre fra entrate ed uscite d’esercizio. Per questo non può essere risolta solo con le misure straordinarie di alienazione di parte del patrimonio immobiliare dell’università, ma occorre al contrario determinare al più presto un riequilibrio permanente fra entrate e uscite.
-
Invita gli enti locali, comuni, provincie e regione a collaborare in maniera più fattiva con l’università nella dolorosa fase di aggiustamento, allo scopo di favorire e incentivare il piano di salvataggio e rilancio dell’ateneo.
-
Ricorda che etica pubblica significa anche gestire la cosa pubblica con la stessa oculatezza e la stessa avvedutezza con cui ciascuno di noi gestirebbe i conti della sua famiglia. Significa anche restituire cittadinanza all’interno della amministrazione pubblica alla parola efficienza. Senza aumentare l’efficienza di tutti i servizi pubblici, ivi compresa l’università, non riusciremo a difendere le conquiste in termini di welfare che i nostri predecessori hanno ottenuto.
Dal governo nazionale non verrà alcun aiuto nei confronti della nostra Università; al contrario, come dimostrano le continue esternazioni della ministra, ci si può lecitamente attendere un atteggiamento di ignavia punitiva. Le università come la nostra che si sono distinte nel passato per l’esercizio autonomo del pensiero critico sono le prime ad essere poste sotto attacco dai fautori dell’appiattimento culturale del centrodestra.
Tocca allora alla comunità universitaria senese e alla comunità locale e regionale assumersi l’onere delle scelte coraggiose e dolorose che permetteranno il salvataggio e il rilancio dell’ateneo senese.
L’ateneo senese è ricco di competenze e volontà, sia a livello di personale docente che amministrativo, e deve e può trovare dentro di sé la coesione, la fantasia, il coraggio di intraprendere la strada giusta per tornare ad essere uno dei più importanti atenei del nostro Paese.
Luigi Bosco
Circolo Città Domani – Sinistra per Siena