CASTELNUOVO BERARDENGA. “Non sappiamo come chiudere i bilanci”. Il tono dei sindaci della provincia di Siena esprime una forte preoccupazione: “Senza soldi per i bilanci dei Comuni – affermano – e senza investimenti pubblici, non si può essere ottimisti”. In questo modo rispondono indirettamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, denunciando a poche settimane dalla chiusura dei documenti contabili lo stato di difficoltà della pubblica amministrazione in seguito alla Finanziaria del governo. “La stretta sui Comuni – dichiarano ancora i sindaci – favorisce il rischio di involuzione dell’attuale fase recessiva in cui versa il nostro Paese sotto il profilo economico, con rischi per tutte le categoria sociali”.
Il quadro è chiaro: il sistema degli enti locali già da tempo è in linea sul controllo della spesa, ma di fatto sono bloccati molti investimenti a causa di regole molto rigide. E pensare che gli investimenti pubblici locali rappresentano il 75 per cento degli investimenti complessivi in Italia: un vero motore per lo sviluppo. I lavori pubblici possono avere un ruolo importante in quadro nazionale che, secondo l’Ocse, prevede il Pil 2009 al -1% e 400 mila posti di lavoro in meno in tutti i settori nei prossimi due anni. Per questo i sindaci senesi chiedono con forza che il Patto di stabilità sia rivisto, e consenta agli enti virtuosi maggiori possibilità di investimenti, sviluppando una funzione “anticiclica”.
Ma non è solo questo il punto. I sindaci parlano di una vera e propria “emergenza bilanci”, visti i contenuti della legge 133 del 6 agosto, nella quale si prevede una riduzione del fondo ordinario dei Comuni pari a 200 milioni euro; allo stesso tempo, i Comuni partecipano di un risanamento dei conti degli enti pubblici per un importo pari a 1 miliardo e 340 milioni. E il taglio dell’Ici si sta rivelando un taglieggiamento di risorse dedicate ai cittadini: al di là delle rassicurazioni del governo, continuano a mancare garanzie di rimborso dei Comuni. Alla fine, rispetto alle entrate previste ci sarà un taglio di circa il 7 per cento. Inoltre la Finanziaria ha operato fortissime riduzioni di fondi destinati ai Comuni: meno 55 milioni di euro per le politiche giovanili, meno 23 milioni per l’edilizia scolastica, meno 37 milioni per il trasporto pubblico, con tagli drastici sulle politiche sociali pari a 275 milioni, a 100 milioni al fondo per l’inclusione sociale e a 100 milioni per il fondo unico dello spettacolo.
I sindaci della provincia di Siena si impegnano in queste settimane a far conoscere ai cittadini amministrati, alle associazioni di categoria, alle imprese e ai sindacati, lo stato di forte difficoltà, che avrà ricadute sulla qualità della vita e dei servizi. Rivendicano, inoltre, la proposta di rendere liberi i Comuni di fare investimenti, contribuendo al rilancio dell’economia.
I Sindaci della Provincia di Siena