Da quattro anni non esiste più un campo sportivo degno di nota
CHIUSDINO. Gioventù dimenticata è il titolo che ho messo all’inizio del mio scritto. Rende perfettamente l’idea di quello che intendo proporre.
Vorrei, con queste righe, ringraziare tutti i ragazzi della scuola calcio di Chiusdino che, con tanto sacrificio stanno terminando la partecipazione ai loro tornei. E’ stato un anno duro, intenso e come sempre comunque bello. I ragazzi del paese da alcuni anni, integrandosi con ragazzi dei comuni vicini, dedicano del loro tempo, dopo gli impegni scolastici, a fare sport nel più genuino senso della parola.
A dire il vero sono stati, in alcune occasioni, veramente bravi (ricordo che, pochi anni fa, hanno rappresentato, uscendone imbattuti, la provincia di Siena ad un torneo regionale all’Isola d’Elba che annualmente vede le migliori rappresentanze toscane del settore pulcini partecipare a quadrangolari molto qualificati e successivamente, nel periodo invernale, hanno perfino vinto il loro torneo di riferimento). Peccato che la loro voglia e diritto a fare sport si sta scontrando con la mancanza di strutture idonee.
Da quattro anni a Chiusdino non esiste più un campo sportivo degno di nota. Il progetto di riqualificazione del vecchio “Bruno Belli”(che negli anni passati è stato la tribuna della ben conosciuta squadra “la Cinghiala”) prevede la sistemazione del terreno di gioco con il rifacimento del drenaggio e la realizzazione dei nuovi spogliatoi, il progetto, ambizioso e forse eccessivo per la realtà locale, è ancora in una fase nella quale è difficile prevederne la conclusione. La ditta aggiudicatrice della gara di appalto ha avuto in consegna l’inizio dei lavori nel giugno dell’anno domini 2011 e pensate tra periodi di interruzioni, ripartenze, vertenze varie, a tutt’oggi anno domini 2015, non si intravede la completa realizzazione del progetto. Né vista l’esiguità della forza lavoro presente giornalmente sarebbe possibile una previsione certa. Lavori che dovevano terminare nel giro di pochi mesi, stanno invece superando il record negativo di oltre quattro anni.
Ai ragazzi di Chiusdino, alle loro famiglie va da parte mia e di tutto il paese, un plauso forte forte per i sacrifici fatti e per quelli che probabilmente dovranno ancora fare….in questi anni hanno potuto giocare a calcio utilizzando prima il campo sportivo di Monticiano e da quest’anno con la gradita collaborazione dell’amministrazione comunale, quello di Montieri.
Vedo questi ragazzi, generosi, così come impone la loro età, un po’ come una gioventù dimenticata, che ha voglia di esprimersi ma che nessuno aiuta….dalla finestra di casa stavo osservandoli giorni fa, mentre giocavano a calcetto in uno spazio aperto denominato il Campino, spazio abbandonato a se stesso, negli anni dimenticato e mai valorizzato. Sarebbero sufficienti pochi sforzi e pochi interventi di riammodernamento dall’inevitabile usura degli anni per renderlo “fruibile ed accogliente” così come lo fu per me, giovane di 40 anni fa che l’ho visto nascere.
L’amministrazione di Chiusdino e il consiglio comunale attuali, sono composti, in gran parte, da giovani appassionati e bravi, sapranno vedere il grido di aiuto e di speranza che i ragazzi del paese stanno chiedendo? Sapranno raccogliere gli sforzi di chi per giocare a calcio e fare dello sport sta sacrificato tante energie delle famiglie?
Aspettiamo con fiducia che il tempo (ma non solo) risponda a questo piccolo appello.
Rossano Bianchi