"Basta spender senza fare", dice l'ex dirigente FdI
SIENA. Caprioli e cinghiali la catastrofe degli agricoltori, ogni anno in primavera i caprioli si cibano dei germogli delle viti pregiudicando così un anno intero di lavoro, gli agricoltori onde evitare il disastro hanno cominciato a recintare le vigne e così hanno cambiato anche il paesaggio, la stessa cosa avviene con i cinghiali che invece intervengono a uva matura, senza contare le piantagioni di mais che in poche notti radono al suolo, ma anche grano ecc e la Regione Toscana? Boh pensano studiano e spendono, ma no a coprire i danni ma solo per la così detta ricerca.
Tanto per non farsi mancare nulla, ci sono poi gli incidenti stradali, che non sono pochi, alcuni anche gravi e talvolta, quando un mezzo è finito fuori strada, magari con un morto, non sappiamo perché, ma forse avvenuto per evitare l’impatto con uno di questi animali, e la Regione Toscana? Boh, ancora pensano studiano e spendono, ma non per pagare i danni.
Alla fine arriviamo al problema lupi e ibridi, qui i danni sono di una pesantezza e di una drammaticità ormai intollerabile, e la Regione Toscana? Boh! Resta talmente lontana dal problema che si permette pure di fissare appuntamenti con il mondo degli allevatori e poi non rispettarli, come avvenuto recentemente nel comune di Asciano. Ormai però non è più possibile attendere, il rischio è troppo elevato ed è quello legato alla disperazione che quasi mai ha risposte semplici e condivisibili.
Che fare? I nocivi, i predatori stanno minando due dei comparti economici più importanti della nostra provincia, tutto il mondo agricolo e quello degli allevamenti, badate bene nel complesso si parla di oltre diecimila aziende, unici veri protettori del territorio, il quale, tornerebbe a essere semplicemente foresta, inaccessibile, impenetrabile e schifosa da vedere, quanto siamo lontani a questo scempio? Non credo molto e allora? Cosa aspettiamo a prendere decisioni di tipo razionale? a smettere di spendere senza fare?
Penso che con questa regione, con questi uomini al comando non sia possibile far nulla, è l’interpretazione dei problemi che fa la differenza, tra chi mette al primo posto l’uomo, l’uomo che lavora con i suoi diritti e doveri, e chi invece mette al primo posto l’animale che gli procura il danno. Al momento prevale la difesa dell’animale e poco importa il danno che produce, tanto chi sta al fresco in estate e al caldo in inverno, prendendosi un lauto stipendio cosa ne può risentire se i lupi attaccano le pecore?
Alla fine però pagheremo tutti un caro prezzo per questo modo di fare, così come chiudono le aziende che non sopportano il peso delle tasse, chiuderanno le attività anche le aziende agricole e gli allevamenti e allora cosa accadrà dei nostri territori e ci sarà il normale ricambio generazionale?
No, non esisterà alcun ricambio generazionale perché nessuno è disponibile a lavorare senza guadagnare e poco che sia un posto di lavoro in Germania, in Austria, in Francia Spagna o Portogallo, i nostri giovani riusciranno a trovarlo, abbandoneranno le nostre terre, che rimarranno povere di lavoro, ricche di degrado e di predatori che però non avranno più nulla da predare, vogliamo questo? Allora che la sinistra continui a guidare la Regione e questo avremo.
Oppure invece si sceglie la strada più semplice e meno costosa ma risolutiva: si abbattono i predatori e i nocivi, a me questa soluzione piace, ai pastori e gli agricoltori pure, pensiamoci.
Massimo Mori – ex dirigente FdI