"Il mercato va più veloce
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1354117713465.jpg)
Carissimi Bersani e Renzi,
si avvicina il giorno ballottaggio e, da iscritto al PD, vorrei chiedervi in qualità di aspiranti candidati premier di inserire tra le 10 idee per cambiare in meglio l’Italia anche un impegno per abbattere la burocrazia che sta uccidendo il nostro Paese insieme alla perniciosa attitudine della politica alla “non scelta”.
Sono amministratore di una società che opera nel settore dei pubblici servizi, nello specifico in quello del servizio idrico integrato, ma seguo da sempre le attività imprenditoriali agricole e turistiche e, in entrambe le esperienze, il grande nemico e male di sistema è rappresentato dalla BUROCRAZIA. Una burocrazia che ha perso il buon senso e cerca, riuscendoci, di bloccare, di ritardare qualsiasi scelta, presentando continue richieste di aggiornamento, di revisione, con ribaltamento delle strategie gestionali che hanno effetti devastanti sull’efficienza dell’investimento. In certe situazioni la Politica, quella con la P maiuscola, si perde in balbettii inconcludenti, anche questi tesi solo ad allungare i tempi, nella speranza che sia sempre qualche altro ad assumersi la responsabilità di decidere, sottraendosi alla funzione di indicare a chi vuol fare impresa e progettare investimenti quale sia la direzione giusta. Il mercato va più veloce…. E non aspetta.
La soluzione? Decimare, non dimezzare, la burocrazia. Per cominciare un foglio ogni 10!! … E tempi per le autorizzazioni 10 volte inferiori a quelli per eseguire i lavori. Le leggi ci sono già, non facciamone altre: o si eliminano o si modificano, e quando si rivedono che siano finalizzate alla riduzione delle procedure e alla diminuzione della burocrazia.
Due esempi macroscopici.
La legge sulla sicurezza del lavoro. Chi non è a favore della sicurezza del lavoro? Nessuno. Il fine? Diminuire le morti sul lavoro, aumentando la sicurezza. L’effetto? Migliaia di corsi a pagamento, consulenti, carta e ..tanta carta. Tutto in copia. Sia nel pubblico che nel privato. Con un decimo di carta, minimo, si diminuirebbero i costi senza incidere minimamente sulla sicurezza.
Così la normativa che tutela l’ambiente. Chi non vorrebbe che tutti abitassimo e vivessimo in luoghi belli e incontaminati. L’effetto reale della legge? Nel nome della tutela dell’ambiente aumentano gli adempimenti formali della burocrazia e tutto si impantana col blocco di tutti i lavori, sia che si tratti di impianti importanti finalizzati alla depurazione o di un semplice muretto di recinzione.
In questa Italia che va sott’acqua e sprofonda nel dissesto idrogeologico ci sono regole che richiedono la perizia geologica per realizzare una base in cemento di 20 cm di altezza e di 3 metri di superficie (dico tre) per la posa di un WC chimico!
Nel momento in cui le produzioni agricole offrono le crisi dei mercati e delle scelte comunitarie le nostre aziende rischiano di soffocare anche di malaburocrazia. Oggi l’agricoltore deve pensare più alle scartoffie che a come far funzionare la propria azienda.
In un periodo di crisi gli imprenditori vanno aiutati e non bastonati. Non è accettabile il modo in cui lo Stato si accanisce in controlli e verifiche fin troppo invasive. Oltre che vivere penose esperienze attraversando labirinti procedurali e sopportando controlli assurdi e ripetitivi, gli imprenditori testimoniano che Enti o Autorità diverse si presentano a chiedere, due volte su tre, le stesse cose. Gli apparati di controllo, devono servire prima di tutto ad aiutare le imprese a mettersi in regola. Siamo in un terribile momento di crisi e le aziende non hanno bisogno di ostacoli ulteriori che invece possono essere rimossi. Sarà pure vero che in Italia non ci sono più soldi, ma quelli che ci sono e che provengono da una tassazione elevata molto spesso vengono spreca i per sostenere gli assurdi adempimenti di una burocrazia inutile… che rappresenta il costo del NON FARE…. La burocrazia, e la sua casta, sono il vero nemico dell’Italia, il vero nemico della politica.
Per questo è importante il ricambio, e se non piace la “rottamazione” non dimentichiamoci almeno di riformare, nel senso letterale di ri-formare dando una nuova forma allo Stato e alle sue articolazioni.
I risultati delle primarie indicano in modo chiaro il desiderio di rinnovamento e che l’antidoto per l’antipolitica è …..la buona politica che deve tornare a investire sugli italiani, per aiutare coloro che desiderano realizzare il loro potenziale di capacità, attraverso la semplicità delle procedure, la qualità dei servizi, l’equità tra i bisogni dei cittadini e le risposte delle istituzioni pubbliche.
Spero che il futuro candidato a premier possa fare qualcosa….Perché quando il politico che opera all’interno del sistema pubblico smette di rappresentare il cittadino il suo ruolo muore.
Claudio Ceroni