AMIATA. Sabato (26 settembre) alla maggioranza del Consiglio Comunale di Castiglione d’Orcia riunita per deliberare sulla Centrale di Gallina è andata di lusso con l’approvazione di una mozione votata anche da una parte dell’opposizione. Tutti d’accordo sulla Centrale purché venga realizzato il pellettizzatore e il teleriscaldamento.
Tutti si sentono sicuri e garantiti dalle autorizzazioni già rilasciate. Sostenibilità ambientale, rischi di inquinamento di aria, suolo, acqua, emissioni di diossina e nanoparticelle, calcolo reale della CO2, seria valutazione del risparmio energetico, stima dei costi e dei benefici per tutta la popolazione e non solo per Toscana cereali e Sorgenia, ricadute negative di immagine per le attività turistiche, conseguenze economiche per gli esercizi commerciali e per le proprietà immobiliari, profonde modifiche dell’assetto agronomico del territorio (come da progetto originale di Sorgenia) sono tutti fattori di rischio che non rientrano nelle considerazioni degli amministratori locali di maggioranza e di opposizione. Per i quali calza a pennello la definizione di “quelli capaci di tutto” e “quelli capaci di niente”. Preferiscono sorvolare sul carattere sperimentale di questo tipo di impianti di pirogassificazione, spesso inefficienti, antieconomici e pericolosi (tanto è vero che in Germania vengono chiusi). Non spiegano perché non hanno ritenuto responsabilmente di visitare il “gemello” che Sorgenia dice di aver costruito in Spagna per avere almeno un’idea concreta della sua affidabilità.
Quelli nati per far “cambiare rotta” a questa amministrazione hanno deragliato, adeguandosi al modello “dell’ambientalismo del fare” in nome di un incerto ed improbabile “sviluppo sostenibile” e hanno abbracciato l’idea bislacca del “valore aggiunto” per il territorio ottenuto bruciando paglia per produrre energia elettrica. Assieme alla maggioranza se ne guardano bene dal rivelare alla popolazione il risvolto finanziario e speculativo di questa operazione. Mentre i cittadini chiedono un confronto aperto con esperti indipendenti e di chiara fama, il ceto politico locale dominante si dice disponibile ad indire tre assemblee aperte a piccoli gruppi di cittadini che si confronteranno con tecnici non meglio identificati. La giustificazione per non voler indire un’assemblea aperta risiederebbe nel pericolo di strumentalizzazione da parte dei media, nel rischio di speculazioni e di dichiarazioni “terroriste” di comitati e associazioni.
Secondo questa concezione della partecipazione da parte degli amministratori, ciò che resterà fuori dall’uscio non sono solo questi soggetti, ma la democrazia.
Se da una parte maggioranza e opposizione dimostrano di non voler ripristinare le regole della legittimazione democratica attraverso la partecipazione popolare, dall’altra accentrano ulteriormente e verticalizzano il potere decisionale con l’avvio di un Protocollo di Intesa tra Toscana Cereali, Sorgenia e Ente Locale per stabilire tempi e modalità nella realizzazione del pellettizzatore e del teleriscaldamento.
Dopo aver autorizzato la Centrale senza sollevare obiezioni, vorrebbero che Sorgenia risolvesse i guai in cui si sono ficcati dando loro una parvenza di governo del processo ormai inesorabilmente avviato. Si tratta chiaramente di un gioco illusionista buono per gli ingenui, gli sprovveduti e gli stupidi oltre naturalmente per quelli in malafede. Dimostriamo che non apparteniamo a nessuna di queste categorie attraverso la denuncia e la mobilitazione.
COMITATO SALVAGUARDIA AMBIENTE AMIATA VAL D’ORCIA