L'associazione sottolinea lo stato di abbandono dei lavori
SIENA. “Ci troviamo ancora una volta a dover puntare l’attenzione su quanto avviene, o meglio non avviene, nella vallata di Follonica compresa tra Leocorno, Nicchio e Giraffa, terra di nessuno e da nessuno mantenuta. Le antiche Fonti, riportate alla luce dopo esser rimaste da epoca immemore sotto una coltre fangosa, permangono sottoposte al pericolo di tornarvi sommerse da un momento all’altro, a causa di lavori realizzati soltanto in parte e senza messa in sicurezza del manufatto. La vallata stessa, lungi dall’essere diventata fruibile ai cittadini senesi, si trova ancora allo stato selvaggio e le sole opere di manutenzione effettuate sono state realizzate in regime di autogestione da alcuni volenterosi contradaioli e residenti nella zona. Un pò poco – continua Cpi – considerato che i lavori, non certo condotti in microstratigrafia ma con le ruspe, devono essere terminati dal lontano 2003, ossia quasi un decennio e due amministrazioni monocolore fa, e che in epoche più recenti l’ex-neo-vicesindaco Marzucchi prometteva nuovamente essere terminati entro lo scorso anno. Ma perfettamente comprensibile visto che il cantiere, in bella stagione come adesso, non dà segni di vita.
“La situazione è urgente da un punto di vista archeologico, per la messa in sicurezza delle fonti, ma anche sociale per la fruibilità di un nuovo, grande parco aperto a cittadini ed ospiti all’interno della cinta muraria. Pertanto porteremo la vicenda al prossimo consiglio comunale, chiedendo chiarezza su tempi di recupero delle fonti e destinazione d’uso della vallata”.
CasaPound Italia – Nucleo Territoriale di Siena