SIENA. “In qualità di Coordinatore per Siena e provincia del movimento politico Federazione dei Cristiano Popolari ho inviato una lettera aperta al Magnifico Rettore dell’Università di Siena Prof. Silvano Focardi nella quale facendomi interprete delle attese di studenti, famiglie, ricercatori, dipendenti e corpo docente, ho rappresentato il sentimento di forte preoccupazione per la difficilissima situazione che si è venuta a creare e nello stesso tempo ribadire la fiducia che sotto la Sua guida si addiverrà all’auspicata normalizzazione così da poter riportare il nostro Ateneo ai livelli che merita. Per far luce su quanto è accaduto non si tratta di mettere in moto nessuna caccia ai colpevoli, ma occorre avere piena fiducia nella Magistratura che saprà certamente individuare le responsabilità di ciascuno nei propri ambiti e ruoli. Il piano di risanamento 2009-2012 elaborato dal CdA e valutato positivamente dal Governo nazionale dovrà essere attuato in maniera ferma e determinata e la presenza di David Cantagalli, imprenditore editoriale senese nominato dal Governo, sarà una indubbia garanzia. La situazione dei conti è sotto gli occhi di tutti, a testimonianza che qualcosa non ha funzionato a dovere. Non era sicuramente questo il tipo di “pubblicità” di cui aveva bisogno la nostra Università e nulla hanno fatto le istituzioni locali a difesa del suo buon nome. A questo punto lasciamo che la Magistratura valuti i comportamenti di quanti hanno gestito nel trascorso il governo universitario e lasciamo che sotto la Sua guida ci si attivi per sanare, la situazione e riproporre all’interno ed all’esterno l’immagine di una Università eccellente a livello organizzativo ed amministrativo e che confermi soprattutto la propria validità anche a livello didattico e di ricerca. Sarà molto più semplice constatare che anche la didattica e la ricerca se accompagnate da eccellenti professionalità organizzativo/amministrative, risulterebbero facilitate. Per quanto poi riguarda le manifestazioni di protesta che hanno animato la vita dell’Ateneo in questi ultimi giorni sui provvedimenti della Legge 133 è legittimo il timore-sospetto che le stesse vengano sollecitate come un tentativo di “distogliere” l’attenzione di molti su una gestione locale che non meriterebbe sicuramente il premio “Oscar per l’economia e la finanza”, così come è evidente il tentativo di una sparuta minoranza di condizionare i lavori di risanamento. Da qua un appello: nel futuro, a tutte le componenti, partendo dal rappresentante designato dal Governo, fino a tutte le tipicità del corpo docente, a quello studentesco, a quello della ricerca ed a quello amministrativo: ci si attivi anche per un monitoraggio continuo della situazione, meglio se con report mensili al fine di seguire e risolvere- fin dal suo insorgere- ogni tipo di problematica. Abbiamo quindi rappresentato al Rettore il fermo intendimento del mio partito a svolgere il ruolo di attento osservatore dell’opera di risanamento senza far mancare – se richiesta – la nostra collaborazione ed il nostro apporto”.
Luigi Picchianti
Coordinatore della Federazione dei Cristiano Popolari di Siena e provincia