Pur consapevoli che tali affermazioni sono probabilmente frutto dell’elaborazione politica del suo mentore, coordinatore comunale del Pd, l’onorevole studente Franco Ceccuzzi, non possiamo esimerci da alcune sottolineature che potrebbero essere di aiuto per il futuro all’ancor giovane Meloni.
Ci riferiamo ad affermazioni del tipo “La destra si nasconde dietro queste operazioni sottraendosi alla logica democratica di un sano e leale confronto su programmi alternativi. Penso a Casole d’Elsa …e penso a Sovicille, dove la destra e l’estrema sinistra stanno insieme in un improponibile connubio. E ritengo vergognoso che esistano persone disposte a barattare le proprie radici e le proprie idee per tentare un nuovo giro di giostra.”
Vorremmo evidenziare alla Elisa Meloni che la destra non si nasconde dietro un bel niente, ma che destra e sinistra non sono mele e pere che, come insegnano alle elementari, non si possono sommare.
Noi questo concetto barbaro e grossolano della politica, non l’abbiamo mai condiviso perché destra e sinistra sono fatte di persone con i loro bisogni e le loro speranze.
I bisogni e le speranze non sono né di destra né di sinistra. Sono le risposte ai problemi che si differenziano, essendo a volte di destra, a volte di sinistra, a volte infine di semplice buon senso.
Un partito non è altro che un’alleanza su un progetto nazionale per dare risposta a problemi di carattere nazionale, mentre a livello locale, essendo i problemi di natura diversa, non c’è niente di strano che si formino nuove alleanze.
E se “in una logica di sano e leale confronto” che normalmente avviene a 360 gradi, persone di estrazione diversa scoprono di trovarsi d’accordo su problemi di natura locale, debbono forse convincersi l’un l’altro che stanno sbagliando, oppure cambiare opinione?
Su questo punto attendiamo con ansia chiarimenti dalla Elisa Meloni.
Le nostre radici, cui per altro restiamo fedeli senza bisogno di tutori esterni ed interessati, non ci impediscono di confrontarci con chi è diverso da noi e magari di contaminarci se tutto ciò è utile per crescere culturalmente ed umanamente.
La storia del mondo è una storia di contaminazioni e non si capisce per quale motivo alla destra, per altro per natura meno ideologica della sinistra, dovrebbe essere riservata una sorta di verginità eterna, sterile e contro natura.
Un partito non è una chiesa, è soltanto uno strumento per dare soluzione alle istanze del proprio popolo e quando il partito, così come è accaduto al PD, si riduce a casta autoreferenziale il cui fine è l’autoconservazione, è normale che cittadini normali, anche se di provenienze diverse, si accordino per un progetto comune per dare risposta ai bisogni di un territorio.
E’ da sottolineare semmai come l’articolo che riporta le affermazioni della Meloni sia corredato da una foto che la ritrae assieme ad Alfredo Monaci, che pare sia il candidato ufficiale del PD per il CDA della banca MPS.
A tale proposito è estremamente significativo come la Banca, gestita in toto dalla sinistra senese, nel momento in cui, per fare fronte alla crisi, si appresta a chiedere soldi in prestito dallo Stato, allarghi da 10 a 12 il numero dei componenti il CDA.
Il motivo di una cosa così singolare è spiegabile solo in una ottica castale.
Di Monaci ricordiamo che entrò in Banca Toscana: da lì iniziò una carriera strepitosa accompagnata da una carriera politica altrettanto strepitosa, tutta giri di giostra e caratterizzata da un nomadismo che lo ha portato prima al centro, poi al centrodestra, poi infine al centrosinistra, e che lo farebbe, pare, approdare oggi al vertice di quella banca in cui era entrato come salariato.
A conclusione di questo intervento vorremmo invitare la signora Elisa Meloni, della cui buona fede non dubitiamo, a riflettere prima di parlare e dare giudizi ed in futuro, per il suo bene, ad evitare di parlare di morale nel mentre si fa fotografare assieme a personaggi della cui morale politica si potrebbe dubitare.
Agostino Milani
Consigliere comunale