"Prendiamo atto che il servizio, a partire dal 2020, è stato aggiudicato a UBI Banca con regolare gara"
SIENA. A prescindere da eventuali specifiche motivazioni, ad oggi non chiarite da parte di Banca MPS, la cosa che colpisce e amareggia è assistere al progressivo e ulteriore smantellamento di ogni legame, inclusi quelli storici e “sentimentali”, dell’ex “Babbo Monte” con il suo territorio di riferimento, che non è solo la Città di Siena, ma anche la sua Provincia, l’intera Regione Toscana e tutta l’Italia dove, fino a qualche anno fa, la Banca MPS era presente in modo capillare e con primaria rilevanza.
Non vorremmo che questo fatto potesse alimentare ulteriori dubbi sull’ipotetico risanamento messo in atto dai precedenti CDA, o essere addirittura un indicatore che la crisi è tutt’altro che superata.
Siamo quindi a chiedere al nuovo CDA, e in particolar modo all’AD Bastianini, di mettere in atto immediati provvedimenti mirati al ricambio di metodi e persone, e all’accertamento di tutte le verità e responsabilità che hanno causato questa crisi. Ribadiamo il concetto che, senza chiarezza sul passato, non sarà facile recuperare l’immagine e l’efficienza necessarie per garantire un futuro certo alla Banca MPS.
Come sempre fatto, diamo anche al nuovo CDA la nostra disponibilità a condividere le conoscenze e i documenti da noi prodotti e accumulati in anni di attività associativa, basata su feroci critiche a fronte di operazioni dubbie, poi rivelatesi errate e drammatiche per il MPS, ma anche su rigoroso controllo e competente a supporto, nelle varie Assemblee MPS o negli incontri con i vertici della Banca.
Associazione Buongoverno MPS
Associazione Vittime del Salvabanche