Lettera di preoccupazione all'indomani dell'incontro di presentazione del progetto di mitigazione del rischio idraulico su Buonconvento, tenutosi il 13 dicembre scorso
Riceviamo e volentiri pubblichiamo la lettera aperta dei cittadini di Borgoforello, frazione di Buonconvento, consegnata in copia a Fabio Papini, consigliere comunale di opposizione, che così scrive, in calce alla lettera:
“cittadini preoccupati dopo la presentazione del progetto per la mitigazione del rischio idraulico su Buonconvento tenutosi il giorno 13 al Teatro dei Risorti ( incontro pubblico ) alla presenza dell’Ing. Ricciardi, Raffaeli e Del tredici per il Genio Civile della Regione Toscana, di Silvio Franceschelli Presidente della Provincia di Siena, Chiarini dello studio Chiarini, Simone Bezzini Consigliere Regionale, Fabio Bellacchi Presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Sud 6 nonche presenti in sala rappresentanti di Anas che stanno seguendo lo sviluppo progettuale su Buonconvento in vista della progettazzione del nuovo ponte sulla SS.2 Cassia oltre naturalmente al Sindaco e la giunta Comunale del Comune di Buonconvento.
Il sottoscritto per il gruppo che rappresenta appoggia e appoggerà le preoccupazioni e le osservazioni sottoposte dagli abitanti di Borgoforello (impegnati in questi giorni anche per una raccolta firme) e ribadisce l’assoluta necessità di una contemporaea attuazione delle opere di messa in sicurezza idraulica sia per la zona del centro abitato del paese (primo lotto) sia della zona Osteria Borgo Forello Malandrine. Inoltre vigileremo come gruppo sulle finanze messe a disposizione dalla Regione per il procedimento degli interventi che dovranno essere concreti e puntuali come l’ abbittimento dell’argine di Piana, il consolidamento della faina e la messa in sicurezza del centro storico e delle case sparse presenti nel nostro territorio”
Ecco il testo della lettera:
“FIGLI E FIGLIASTRI A BUONCONVENTO
In epoca medievale il fiume Ombrone separava due villaggi strutturati. Uno era Buonconvento e l’altro Borgoforello. Mentre il primo, sulla sinistra del fiume, prosperò, specie dopo che la Repubblica senese l’ebbe fortificato, l’altro sulla riva destra subì varie vicissitudini che lo fecero deperire al punto di cancellarne ogni traccia se non il toponimo presente in qualcuno degli antichi edifici presenti. In tutto risiedono nella zona una trentina di persone. Oltre le abitazioni vi è ubicato anche il cimitero comunale.
Una sorta di maleficio sembra gravare da un po’ di anni sulla testa degli incolpevoli abitanti che, per semplificare, chiameremo di Borgoforello.
I nostri fiumi, che per tanto tempo sono stati una preziosissima risorsa e dei quali non risultano eccessi di carattere alluvionale fino al secolo scorso, hanno iniziato a creare forti preoccupazioni. Ciò è certamente da imputare alle opere infrastrutturali e di urbanizzazione effettuate, oltre al cambiamento climatico in atto. Per fronteggiare questa situazione, le Autorità preposte alla tutela del nostro territorio hanno cominciato, sin dalla alluvione del novembre del 1966 (la famosa alluvione di Firenze), a porre dei rimedi.
Il primo intervento è risultato in realtà incomprensibile ai più. Si tratta di un grande argine innalzato sulla riva destra dell’Arbia per qualche centinaio di metri a partire dalla sua confluenza con l’Ombrone che difende sulla sua destra una parte di campagna priva di abitazioni ed incrementa, di conseguenza, il rischio idraulico sulla sua sinistra dove sono sia gli insediamenti di Borgoforello che di Buonconvento.
Veniamo adesso alla fine degli anni Novanta quando fu commissionato ad uno studio ingegneristico un piano di difesa anche per favorire, così si disse, l’insediamento di un negozio della Coop. La prima opzione proposta fu un congruo ampliamento della luce dei fiumi, ma la cosa risultò troppo onerosa. La seconda ipotesi di intervento prevedeva allora delle arginature che avrebbero interessato sia il lato sinistro che destro dell’Ombrone. Lo stanziamento risultava ancora insufficiente, per cui fu deciso di intervenire in due fasi. La prima fase proteggeva Buonconvento mentre Borgoforello veniva messo in lista d’attesa, attesa divenuta tombale. A distanza di una ventina di anni, dopo gli eventi calamitosi dell’ultimo decennio che, come logico, avevano colpito con particolare violenza le indifese abitazioni di Borgoforello, finalmente una gradita notizia. Venivano richieste delle autorizzazioni ai vari proprietari frontalieri per effettuare dei sondaggi finalizzati alla realizzazione di un argine anche in zona Borgoforello, parte di un progetto più articolato riguardante tutto il paese. I sondaggi vennero effettuati lo scorso febbraio e tutto sembrava pronto quando ecco la doccia fredda allorché gli ingegneri incaricati del progetto sono venuti ad illustrarlo ai cittadini in un gelido pomeriggio di venerdì 13 dicembre.
Lo stanziamento regionale non copriva, tanto per cambiare, tutto l’intervento progettato e Borgoforello era di nuovo in lista di attesa.
Tutto si farà, e sono opere imponenti che sigilleranno il paese, ma solo per il nucleo principale.
Per la verità l’ingegnere incaricato della stesura del progetto aveva sintetizzato il suo lavoro prevedendo, sulla base dei soldi disponibili, tre lotti A, B e C dove eseguire i lavori per la messa in sicurezza dall’alluvione; se A e B erano al sicuro C era sotto l’acqua, e così ruotando. Si trattava solo di scegliere, in questa specie di roulette russa, quale lotto sacrificare e l’ufficio del genio civile regionale ha scelto per tutti di puntare la pistola carica sul lotto riguardante Borgoforello.
Gli abitanti di Borgoforello ringraziano sentitamente, calci negli stinchi agli zoppi o, per essere in tema, piove sul bagnato.
Ma il punto non è poi questo. È di tutta evidenza che questo modo di porre il problema è irricevibile. Anche se fosse stato scelto un lotto diverso, non è pensabile che alcuni cittadini siano al riparo ed altri si prendono la propria e l’acqua altrui per un tempo indefinito. A meno che si desideri provocare una lotta fratricida alla “polli di Renzo di manzoniana memoria”.
Nel corso della presentazione era presente anche il consigliere regionale Bezzini il quale ha edotto i presenti sulla forte volontà della Regione Toscana di intervenire con mezzi finanziari ingenti in direzione della messa in sicurezza del territorio.
È augurabile allora che muova da tutto Buonconvento, istituzioni e cittadini compresi, un forte appello rivolto alla Regione Toscana affinché aumenti congruamente lo stanziamento in modo da coprire tutto il progetto senza intollerabili discriminazioni.
Altrimenti forse è meglio non farne di niente.
Gli abitanti di Borgoforello