Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata inviataci da tre donne che, lo scorso 9 marzo si sono trovate a percorrere la statale 146 e che sono state bloccate dalla tormenta di neve. La serie di disagi affrontati dalle tre malcapitate le ha spinte a raccontare la disavventura soprattutto per dare merito a coloro che hanno prestato soccorso (i carabinieri di Pienza) e per biasimare coloro che avrebbero dovuto evitare che degli automobilisti si trovassero impossibilitati per molte ore a tornare nelle loro case (l'Amministrazione provinciale di Siena).
La straordinaria nevicata, forse, non giustifica del tutto il disagio causato a queste povere pendolari, tenuto conto dell'allerta data per tempo dalla Protezione civile.
"Mi permetto di scrivere alla vostra redazione in merito al problema verificatosi i giorni 9 e 10 marzo 2010 a causa della tormenta di neve che ha investito il Centro Italia e, per quanto riguarda le nostre zone, soprattutto i comuni di San Quirico, Pienza, Montepulciano, Chianciano e altri.
Io mi sono trovata coinvolta nell'ingorgo che si è creato nella SS 146 all'atezza del bivio per Cosona, Trequanda e Castelmuzio. Bloccata con la macchina sin dalle 14.00 del 9 marzo, sono riuscita a tornare a casa soltanto il pomeriggio del giorno dopo, vivendo, insieme ad altri automobilisti come me, un vero e proprio incubo sotto una tormanta di neve con raffiche di vento velocissime e gelate.
Vorrei che anche il vostro giornale si preoccupasse di testimoniare quanto è successo a causa della inefficienza e della noncuranza dell'Amministrazione Provinciale, che aveva la competenza su quel tratto di strada extraurbano, della Protezione civile, nonché della Vigili urbani di Pienza, i quali, pur essendo sul posto, sono stati solo capaci di creare ulteriori disagi (un vigile in particolare ha dimostrato una scortesia e una meleducazione fuori dal comune!).
Sino alle 20.00 noi automobilisti siamo rimasti nelle vetture in attesa di aiuti che non arrivavano; solo dopo quell'ora siamo stati soccorsi dai Carabinieri di Pienza che, in compagnia del sindaco e del vicesindaco, hanno tentato di farci spostare da quella zona in cui la situazione era maggiormante critica.
Vorrei soprattutto che venisse sottolineato il contributo dei Carabinieri di Pienza, i quali, seppur sprovvisti di mezzi, hanno fatto il possibile per non abbandonarci, e che venisse evidenzata la colpa dell'Amministrazione Provinciale, del tutto impreparata a far fronte al problema. La notte, dopo essere stati accolti in una casa privata, siamo stati trasportati in un albergo al centro di Pienza che, dopo averci fatto dormire al buio, al freddo e con una sistemazione più che precaria (in tre in un letto) ci ha chiesto addirittura una cifra esagerata come pagamento. E' evidente che sulle altrui disgrazie sono tutti pronti a specularci (e è bene sottolineare anche questo)! Solo grazie ai nostri familiari e a conoscenti siamo potuti tornare nelle nostre case.
Mi auguro che questo breve resoconto possa essere una bozza per un articolo da pubblicare sul vostro giornale al più presto. Distinti saluti. Grazie".
La straordinaria nevicata, forse, non giustifica del tutto il disagio causato a queste povere pendolari, tenuto conto dell'allerta data per tempo dalla Protezione civile.
"Mi permetto di scrivere alla vostra redazione in merito al problema verificatosi i giorni 9 e 10 marzo 2010 a causa della tormenta di neve che ha investito il Centro Italia e, per quanto riguarda le nostre zone, soprattutto i comuni di San Quirico, Pienza, Montepulciano, Chianciano e altri.
Io mi sono trovata coinvolta nell'ingorgo che si è creato nella SS 146 all'atezza del bivio per Cosona, Trequanda e Castelmuzio. Bloccata con la macchina sin dalle 14.00 del 9 marzo, sono riuscita a tornare a casa soltanto il pomeriggio del giorno dopo, vivendo, insieme ad altri automobilisti come me, un vero e proprio incubo sotto una tormanta di neve con raffiche di vento velocissime e gelate.
Vorrei che anche il vostro giornale si preoccupasse di testimoniare quanto è successo a causa della inefficienza e della noncuranza dell'Amministrazione Provinciale, che aveva la competenza su quel tratto di strada extraurbano, della Protezione civile, nonché della Vigili urbani di Pienza, i quali, pur essendo sul posto, sono stati solo capaci di creare ulteriori disagi (un vigile in particolare ha dimostrato una scortesia e una meleducazione fuori dal comune!).
Sino alle 20.00 noi automobilisti siamo rimasti nelle vetture in attesa di aiuti che non arrivavano; solo dopo quell'ora siamo stati soccorsi dai Carabinieri di Pienza che, in compagnia del sindaco e del vicesindaco, hanno tentato di farci spostare da quella zona in cui la situazione era maggiormante critica.
Vorrei soprattutto che venisse sottolineato il contributo dei Carabinieri di Pienza, i quali, seppur sprovvisti di mezzi, hanno fatto il possibile per non abbandonarci, e che venisse evidenzata la colpa dell'Amministrazione Provinciale, del tutto impreparata a far fronte al problema. La notte, dopo essere stati accolti in una casa privata, siamo stati trasportati in un albergo al centro di Pienza che, dopo averci fatto dormire al buio, al freddo e con una sistemazione più che precaria (in tre in un letto) ci ha chiesto addirittura una cifra esagerata come pagamento. E' evidente che sulle altrui disgrazie sono tutti pronti a specularci (e è bene sottolineare anche questo)! Solo grazie ai nostri familiari e a conoscenti siamo potuti tornare nelle nostre case.
Mi auguro che questo breve resoconto possa essere una bozza per un articolo da pubblicare sul vostro giornale al più presto. Distinti saluti. Grazie".