Corradi, De Risi e Falorni replicano all'iniziativa promossa dal Pd che ha per tema il documento economico del Comune
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo dai consiglieri di opposizione in Consiglio Comunale a Siena, Gabriele Corradi, Enzo De Risi e Marco Falorni
SIENA. Il bilancio previsionale del Comune è un atto, molto importante, di competenza del Consiglio Comunale. E su questo non possono sorgere equivoci o dubbi.
A lasciare invece piuttosto perplessi è il fatto che il PD – ripetesi: non la giunta comunale maproprio il PD – faccia giungere un’email ai giornalisti per invitare ad una conferenza stampa in cui si annuncia – testualmente- che “il PD cittadino promuove otto assemblee pubbliche, che si terranno dal 7 al 18 novembre in vari quartieri della città, con il sindaco Franco Ceccuzzi che illustrerà ai cittadini le scelte di bilancio dell’amministrazione comunale per l’esercizio 2012”.
Lo smarrimento appare lecito.
Senza che il Consiglio Comunale abbia ancora, non diciamo approvato, ma neanche discusso, e neanche a livello di commissione competente, il bilancio 2012, il sindaco si permette di andare ad illustrarne i contenuti ai cittadini, e si badi, non in assemblee promosse dalla giunta, ma promosse dal PD, cioè va a parlare del Bilancio con i “suoi”, prima ancora che questo venga semplicemente reso noto ai consiglieri eletti da tutti gli elettori ed espressione di tutti i cittadini senesi.
Di certo a leggere così come è scritto il comunicato c’è di che rimanere interdetti. Se c’è un equivoco è bene che sia risolto. Perché se così non fosse allora vorrebbe dire che, in questa città, in accordo con quanto dicevamo in campagna elettorale, continua ad esserci una bella confusione fra politica e istituzioni.
Evidentemente a Ceccuzzi, e naturalmente anche al PD, pare non interessino affatto il parere ed il voto del consiglio, il quale in teoria potrebbe anche cambiare i contenuti del bilancio, almeno in parte, e anche in pratica, visto che non sarebbe la prima volta. Evidentemente a Ceccuzzi ed al PD, che danno per scontato che quanto deciso a livello di giunta, e scorrettamente già presentato alla stampa in anteprima per quanto riguarda le linee portanti, interessa darne divulgazione – sempre in anticipo e in dispregio delle regole – ai propri fedelissimi, i quali a loro volta avranno il privilegio di poter applaudire. Senza mettere bocca, ovviamente, perché il bilancio è già scritto, divulgato alla stampa ed evidentemente il Consiglio lo approverà senza ritocchi.
Ma tutto questo è compatibile con la famosa carta etica voluta dalla giunta? Ancora più semplicemente: è compatibile con la buona educazione?
Gabriele Corradi
Enzo De Risi
Marco Falorni