L'iniziativa del Comune di Siena di mettere in mostra 10 progetti di sculture da porre nella periferia della città è stata "ampliata" dal gruppo in Consiglio Comunale
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata da Laura Vigni e Cesare Baglioni, rappresentanti della lista Sinistra per Siena al sindaco e all’assessore alla Cultura del Comune di Siena.
SIENA. ARTE CONTEMPORANEA NELLE PERIFERIE: UNA PROPOSTA DI SINISTRA PER SIENA
Recentemente presso i Magazzini del Sale è stata allestita una esposizione di 10 progetti di sculture contemporanee pensate per qualificare le periferie urbane della città (S.Miniato, il Pietriccio, Acquacalda, Ravacciano) ma anche spazi nuovi come la rotatoria della Siena-Bettolle, viale Mario Bracci, il parco e la strada di Pescaia, nella convinzione che un oggetto artistico possa migliorare e creare punti i riferimento capaci di dare identità ad un luogo in maniera originale e renderlo più bello.
L’iniziativa, assunta dal Comune con la collaborazione della Cattedra di Arte Ambientale e Architettura del Paesaggio dell’Università di Siena, ha visto la partecipazione di artisti affermati sia senesi che di altre città, e appartenenti a generazioni diverse (Mauro Berrettini, Angelo Casciello, Igino Legnaghi, Matteo Maggio, Luigi Mainolfi, Fabio Mazzieri, Marco Pellizzola, Nicola Salvatore, Mauro Staccioli e Luigi Vollaro) che hanno proposto progetti scultorei realizzati in materiali e tecniche varie, ora più legati alla storia cittadina, ora più basati sulla ricerca visiva.
Senza entrare in considerazioni specifiche sulla qualità artistica di ciascuna opera, riteniamo che l’esperienza potrebbe favorire un nuovo approccio dei cittadini con l’arte contemporanea.
Non ci sembrerebbe giusto che questi progetti rimanessero irrealizzati, ma siccome l’esperienza degli anni passati ci ha insegnato quanto è difficile far apprezzare e comprendere ai cittadini l’arte contemporanea – anche il Centro di arte contemporanea delle Papesse è stato vissuto con distacco – vorremmo suggerire all’Amministrazione Comunale di seguire un percorso nuovo.
Intanto sarebbe necessario coinvolgere gli abitanti delle periferie in cui ciascuna scultura è stata prevista, creando occasioni di incontro fra gli artisti e i cittadini, per illustrarne caratteristiche e significato. In questo modo si può far comprendere che l’arte non si è fermata a Duccio, ma che ci sono modi di espressione che cambiano con il tempo e che meglio possono rappresentare la condizione umana, e diventare punti di riferimento e di incontro. Pensiamo anche a forme di consultazione popolare, perché l’opera d’arte sia accolta nei quartieri come un oggetto capace di arricchirli e non come un’imposizione dall’alto. Ci saranno critiche e ironie, ma meglio misurarci con i detrattori prima della realizzazione che dopo. Probabilmente non sarà opportuno realizzare tutte le opere d’arte ideate, ma puntiamo su qualcuna qualificante e dai costi ragionevoli.
Teniamo conto che l’esperienza, se ben condotta, potrebbe anche rappresentare un bell’esempio utile ad arricchire il carnet di Siena nella candidatura a capitale europea della cultura.
Cesare Baglioni e Laura Vigni, Lista Sinistra per Siena