Tutto bene, si potrebbe dire, ma il problema resta: sempre di soldi da pagare si parla…
Siamo ancora di fronte ad un altro balzello della Regione Toscana che forte di un Regio decreto del 1933 per espletamento di funzioni che le sono proprie ricorre alle tasche dei cittadini. Forse le tasse e le addizionali che vengono pagate non sono sufficienti?
E gli amministratori dei Comuni interessati non hanno mai niente da dire? Sono stati preventivamente informati ed hanno espresso il loro parere?
Certo si potrebbe obiettare che la cifra non è alta, ma colpisce indiscriminatamente tutti i proprietari o comproprietari di immobili a prescindere dal loro reddito e questo di per sé crea un’evidente disuguaglianza.
Spiace dover dire queste cose, ma ormai troppe volte si ricorre alle tasche dei cittadini per finanziare attività anche utili ma che a nostro giudizio sono già pagate dai cittadini stessi.
Infine né nel materiale allegato all’avviso di pagamento né nelle notizie diffuse ai mezzi di informazione viene spiegato qual è la spesa per la gestione del Consorzio rispetto alle persone che vi operano e all’eventuale Consiglio di amministrazione ed in merito alle spese amministrative. Magari sarebbe utile saperlo visto che di soldi dei cittadini si tratta.
Luciano Binarelli, Segreteria CGIL Siena
Franco Baroni, Segretario Generale SPI CGIL Siena